1. Un arrivo a sorpresa


    Data: 07/01/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: iranes, Fonte: RaccontiMilu

    ... comodissima»
    
    «Come ti chiami?»
    
    «Veronica. Io…»
    
    «Non mi serve sapere altro»
    
    Raggiunsi un locale sulla spiaggia, non cercavo quei locali super-lusso, lì il sesso è fin troppo facile. Entrammo e chiesi un tavolo appartato, non fecero storie appena sganciai in anticipo
    
    «Cosa prendete?» ci chiese una ragazza
    
    «Io un Manhattan, lei un Caipiroska alla fragola» annuì e sparì alla vista
    
    «Ma io…»
    
    «Ti piacerà!» risposi affabile guardandomi intorno. La ragazza era carina, ma non era di certo la prima scelta. E poi ecco il flash, quella ragazza la conoscevo, era l’amica di Andrea. Ricevette una telefonata e sparii, non era il momento di seguirla. Mi avvicinai alla ragazza e passai la mano sul suo interno coscia
    
    «Saremo soli questa sera» non aspettai che rispondesse, mi alzai e la portai con me. Recuperai i cocktail dal vassoio della cameriera, lasciando conto e una cospicua mancia, e puntai verso la pista da ballo. Ballammo vicini, era evidente che non le fossi indifferente,
    
    «Come si chiama la tua ragazza?»
    
    «Non ce l’ho»
    
    «Meglio, sono uno geloso»
    
    «Ma…»
    
    «Stasera sei mia» e le artigliai un fianco stringendola a me. La fissavo negli occhi dall’alto dei miei centonovanta centimetri mentre aderiva a me, soggiogata nel corpo e nello spirito. Rimase inerme schiacciata sul mio petto, mentre una mia mano scendeva vorace sotto la sua gonna a giocare con il sottile elastico delle calze
    
    «Sei così…»
    
    «Sono un uomo, un vero uomo.— le dissi con finta ...
    ... dolcezza. La scostai delicatamente- Ora è tempo di tornare in albergo»
    
    «Di già?» mi chiese
    
    «Non penserai che la serata sia finita» sogghignai
    
    «Io…veramente, ecco…» bofonchiava
    
    «Sei mia stasera e ti assicuro che ci sarà solo una cosa che vorrai ancora domani: il mio cazzo» le risposi sicuro. Si lasciò condurre via.
    
    Nuda rendeva meglio che vestita la ragazza. Inginocchiata, con gli occhi velati di lacrime, la gola piena del mio cazzo e con la saliva che le colava ovunque era ancora meglio
    
    «Devi migliorare molto sul pompino. Il cazzo lo devi ingoiare tutto- le spiegai spingendole un’altra volta il mio cazzo tutto nella gola- Vedi, ti devi applicare di più» la ripresi quando fallì l’ennesima volta. L’afferrai per i capelli e la gettai sul letto
    
    «La prego, io sono lesbica» piagnucolò ancora. Senza risponderle le infilai il mio cazzo dentro
    
    «Talmente lesbica che sei un lago» la derisi cominciando a spingere con tutte la forza che possedevo. All’inizio si lamentava, piangeva sommessa, ma presto mi accorsi che le cose stavano cambiando
    
    «Ohhh!» si lasciò scappare ad un certo punto quando la sollevai per i capelli verso il mio petto. Come in trance, senza che io glielo chiedessi od ordinassi, mi baciò il petto, mi stava adorando
    
    «Sei una troietta!- la insultai- Tu adori il mio cazzo!»
    
    «Sììì! Oh sì!- mi fermai improvvisamente- No! La prego no!» urlò disperata «Cosa vuoi?» le chiesi con un sorriso malvagio mentre l’odore di sesso si spandeva nella ...