Un arrivo a sorpresa
Data: 07/01/2019,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Autore: iranes, Fonte: RaccontiMilu
... cornuto»
«Ma lui non mi fa godere! Ti prego» piagnucolò. Per lui fu un duro colpo scoprire così che non era in grado di far godere la sua ragazza. Me la scopai a lungo e dandole numerosi orgasmi, esattamente come feci quel giorno dopo il colloquio con Andrea. Anzi, ad essere sincero, credo di averle distrutto il culo quella volta, ricordo che rimase ansante sulla scrivania al mio fianco per un dieci minuti buoni mentre cercava di riprendere fiato. Mi stupisco di come le donne delle pulizie non abbiano mai accennato una minima battuta quando ci vedono lavorare. Nonostante il sesso fosse il mio argomento preferito e nonostante le belle scopate, non riuscivo a togliermi dalla testa quel colloquio con Andrea
«Tu ti ricordi qual è la politica dell’azienda, vero?»
«Riguardo a cosa?» mi chiese cadendo dalle nuvole
«Andrea, parliamoci chiaramente. Ti stavi scopando la tua carissima amica- calcai volutamente le ultime due parole- e a me non frega un cazzo della tua vita privata. Ma se accade mentre lavori per me, diventano cazzi miei» rimase in silenzio per un po’ mentre io mi dedicavo a leggere dei rapporti appena arrivati
«Sì, ho capito. Adesso vado» e fece per andarsene
«Ti ho detto che puoi alzarti e andartene?»
«N-No» mi rispose titubante
«Allora siediti!- aspettai che si sedesse e fui più duro nelle domande- Chi è la troia?»
«Christian, non so davvero…»
«Non mi prendere per il culo» bastarono queste semplici parole a fargli capire l’antifona in ...
... modo molto chiaro
«La fidanzata di un collega»
«Se questa storia creerà problemi in azienda ne risponderete in tre, chiaro? I tuoi cazzi fuori dal lavoro» «Sì, ho capito»
«Ora puoi andartene» non lo degnai di uno sguardo mentre usciva, ma dovevo sapere chi era la ragazza che avevo incontrato. Un bel bocconcino e pure troia dentro, era interessante. Ad oggi ancora non avevo scoperto nulla.
Quando arrivai in camera la prima cosa che volli fare fu una doccia. Non era bastato il fatto che non avessi trovato la mia stanza, pure un disguido c’era stato. Mi spogliai appena ammirata la vista serale, il mare era uno spettacolo, mi veniva difficile resistere alla vista di un bel mare placido. Mi stavo spogliando quando entrò una ragazza, rimase impalata a fissarmi, fu una piacevole novità. Non mi nascosi, sapevo bene che effetto poteva fare il mio corpo, specialmente se visto all’improvviso in maniera inaspettata
«Entri, entri» la invitai bonariamente. L’uniforme non permetteva di vedere le sue forme, ma aveva un bellissimo viso
«Mi manda la direzione…» era agitata, non riusciva a continuare. Mi avvicinai come fossi un predatore con una preda, e lo ero in quel momento
«Dimmi tutto. Per cosa ti manda la direzione?» le ero davanti ormai. Il suo sguardo non riusciva più a restare dritto, vagava tra le mie spalle, i miei addominali e, soprattutto, il mio cazzo. Sembrava piacerle molto.
«La Direzione mi manda a dirle che si scusano per il cazz…il disguido della camera…» ...