1. Il mio amore mi ha fatto cornuto! - Capitolo 12


    Data: 05/01/2019, Categorie: Tradimenti Autore: Bobbi, Fonte: EroticiRacconti

    ... finito, Giulia prese il suo cazzo in bocca e amorevolmente lo ripulì per poi girarsi verso di me.
    
    “Ora è giunto il tuo grande momento” disse ridendo, con il viso completamente imbiancato. Non l’avevo mai vista così bella in vita mia. “Vieni qui, cornuto e fai l’unica cosa che concedo solo a te, dimostrami il tuo amore e la tua accettazione, venera il mio corpo e ripuliscimi con la tua linguetta.”
    
    “Stavolta me lo risparmio, divertiti e buon appetito” disse Marco prima di rivestirsi ed uscire dalla stanza, lasciandoci finalmente soli.
    
    “Forza amore, lo so che lo vuoi, lo so che sei deluso che prima non te l’ho fatto fare, devi solo ammettere che ti piace, è quello che desideri no?”
    
    “S-sì… voglio pulirti…”
    
    “Chiedimi il permesso prima…”
    
    “Per favore…”
    
    “Per favore, cosa?” disse sempre sorridendo.
    
    “Per favore, concedimi di ripulirti dallo sperma del tuo amante…”
    
    “Oooh, sei proprio il miglior ragazzo che potessi desiderare.”
    
    Si sedette sul letto e mi avvicinai a lei. Il suo corpo era completamente imbrattato fino all’inguine.
    
    “Inizia da qui e sali piano piano, mi raccomando, non perdertene nemmeno una goccia” disse indicando il suo cespuglio ben curato e grondante.
    
    Abbassai il mio viso e iniziai a leccare, subito sentii quel sapore a me ormai familiare e che mi inebriava. La prova della sua infedeltà. Quella della mia inferiorità.
    
    La mia lingua raccoglieva con furia tutto quello che trovava, per poi risalire per catturare un rivolo che dal seno ...
    ... era colato fino all’inguine. Arrivato all’altezza dei suoi seni, la mia bocca era piena e ingoiai.
    
    “Bravo, sei diventato proprio bravo, penso che ormai ti piaccia ingoiare tanto quanto a me, ovviamente se si tratta del suo sperma, mica il tuo” disse ridendo. Era raggiante. Vederla così mi riempiva di gioia.
    
    Ripresi il mio accurato lavoro di pulizia e mi fiondai su quei piccoli seni, ingoiando tutto quello che riuscivo a raccogliere. Giulia iniziò a gemere quando mi dedicai ai sui capezzoli. Infine ero arrivato al “piatto forte”. Il suo viso non aveva quasi un centimetro pulito, per l’ennesima volta non potei fare a meno di ammirare il lavoro e la stamina di quell’uomo.
    
    “Forza” mi incoraggiò amorevolmente.
    
    La mia lingua raccolse lo sperma che pendeva dal suo mento, per poi risalire e pulire le guance. Giulia teneva gli occhi chiusi e tremava lievemente. Sembrava star godendo fisicamente di quell’atto. Più di quando facevamo sesso.
    
    Con le dita iniziò a raccogliere lo sperma che ancora rimaneva e portarselo in bocca, riempiendola velocemente. Il passo successivo era scontato. Mi baciò e con la lingua spinse una parte della sborra donata da Marco, come a volerla condividere. Le nostre lingue roteavano e si scambiavano continuamente quel nettare.
    
    “Oh cornutello, non ce la faccio più, devo venire di nuovo e mi darai una mano, ti sei proprio meritato un’altra ricompensa…”
    
    Mi spinse e mi fece coricare di schiena sul letto, si alzò in piedi e allineò la sua fica ...