1. Il mio amore mi ha fatto cornuto! - Capitolo 12


    Data: 05/01/2019, Categorie: Tradimenti Autore: Bobbi, Fonte: EroticiRacconti

    “Amore, vieni qui” mi disse Giulia, invitandomi a mettermi di fronte a lei, mentre presentava il suo culo a pecora. “Voglio che mi guardi in faccia mentre me lo mette nel culo, voglio che vedi la mia soddisfazione nel dargli qualcosa che non ti ho mai concesso e mai ti darò. Sei contento?”
    
    “M-mai…?”
    
    “Mai.”
    
    La sua espressione all’improvviso cambiò in una di legger dolore.
    
    “Marco, aspetta un attimo… forse il cornutello può rendersi utile… amore, perché non mi prepari il buchino per quel meraviglioso uccello… sii un bravo cagnolino e datti da fare” disse con un sorrisino.
    
    Io e Marco ci scambiammo di posto. Il sedere della mia ragazza mi si presentava in tutto il suo splendore, il buco che si apriva e chiudeva leggermente, come a farmi un occhiolino invitante. Mi fiondai in mezzo a quelle chiappe divine, la mia lingua leccava avidamente tutto intorno per poi infilarsi il più in profondità possibile. Giulia gemette.
    
    “Bravo, preparalo per bene… fammi godere con la tua lingua come sai fare così bene.”
    
    Mentre mi davo da fare sentii i rumori della mia lei che succhiava il cazzo di Marco, che senza alcun ritegno glielo spingeva in gola. La situazione era paradossale: io ero sottomesso a lei e lei a lui. Il mio cazzetto era in piena erezione e sentivo come anche il minimo tocco mi avrebbe fatto venire. Dopo circa cinque minuti, Giulia mi interruppe.
    
    “Va bene così, è giunto il momento, torna qui ora.”
    
    Mi riposizionai di fronte a lei, inarcò la schiena in modo ...
    ... da presentare il suo culo a marco e permettermi di vedere l’imminente penetrazione anche da quella angolazione.
    
    Marco poggiò la cappella sulla rosellina ormai semi-dilatata e iniziò a penetrarla.
    
    “Oooh, amore mio, hai fatto proprio un gran lavoro, le altre volte non è stato semplice accoglierlo… sei proprio un cornuto amorevole… ora guarda.”
    
    II cazzo di Marco entrò tutto e iniziò a scoparla, prima lentamente ma accelerando sempre di più fino a un ritmo selvaggio. Giulia gemeva, espressioni di piacere e dolore si alternavano sul suo viso mentre mi fissava dritto negli occhi, godendo del potere che ormai aveva su di me. Il rumore delle palle che sbattevano sul suo sedere era quasi ipnotico, il suo viso una maschera di goduria, il mio non molto diverso e il mio uccello gocciolava. Tutti e tre stavamo godendo in modi completamente diversi, ma forse pari.
    
    Marco si fermò. “Ehi, coglione, vieni a vedere come ho ridotto il culo della “tua” donna.”
    
    Giulia non disse nulla, ma con un gesto delle sopracciglia mi invitò a fare come diceva. Il buco era completamente dilatato e potevo vedere dentro di lei, non avrei mai pensato sarebbe mai successa una cosa simile.
    
    “Amore, dammi un po’ di sollievo con la tua lingua, ci è andato pesante, sai?”
    
    Di nuovo mi avvicinai a quel frutto a me proibito e infilai la mia lingua, leccando al suo interno.
    
    “Aaah, così, così… bravissimo… ti piace il sapore? Senti il sapore del suo cazzo, di un vero uomo?”
    
    “Mmh, mmh” risposi senza ...
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