1. Compito in classe di matematica


    Data: 01/01/2019, Categorie: Etero Autore: mario40, Fonte: Annunci69

    ... coglioni, mentre lo sentivo gemere in modo sempre più forte. Quel gioco incominciava a piacermi. Quei gemiti mi facevano godere come se fosse stato l’amore della mia vita. Sara me lo aveva detto, ma io pensavo che si darebbe trattato di un piacere, certamente non così intenso. Aveva cinquant’anni e il suo fisico non era quello di un adone.
    
    “Mi stai facendo godere da morire, ma vorrei chiederti un’altra cosa, un’ultima cosa….”. “Dimmi…che cosa vorresti…”, “Me lo fai… me lo prometti…”, “Si gli risposi, dimmi.”. Si mise sulla scrivania nella stessa posizione in cui ero messa io quando mi fece vivere quel meraviglioso cunnilingus, e continuando a segarsi, mi disse “Siediti…tienimi le gambe in alto e….leccami il culo…ti prego Enrica…è l’ultima cosa che ti chiedo…non dirmi di no…”
    
    Come facevo a dirgli di no, Quando lo ha fatto a me godevo di piacere e ho avuto anche un orgasmo.
    
    “Mettiti bene sul dorso…allarga le cosce…” gli dissi appoggiando le labbra sul suo sfintere. Incominciai a muovere la lingua torno, torno, su e giù tra le sue natiche.
    
    “Oddio si…siiihhhh continua così…” mi disse ansimando. Ripresi a leccargli il culo, il buchino del suo culo, tentando di introdurgli dentro la punta della ...
    ... lingua.
    
    “Siiiiihhhh, Enrica, inculami con le lingua….mettimela tutta nel culo…fammi sborrare….”. Continuai a leccarglielo avendo un desiderio grande grande di sentirmi leccare il mio.
    
    Spinsi la punta della mia lingua contro il suo sfintere tentando di farne entrare almeno un po'. Non ci riuscii, ma lo sentii urlare ugualmente “Vengo…vengoooohhhh !!!!! Sto sborrando…sto sborrando…” e vidi fiotti di sperma uscire dalla sua cappella. Alcuni schizzi mi arrivarono in faccia.
    
    Continuando a gemere si teneva il cazzo con una mano, mentre parte della sua sborra gli colava lungo l’asta e la mano stessa.
    
    Fu più forte di me, ma mi chinai sul suo cazzo, aprii la bocca e glielo succhiai, leccandogli anche lo sperma colato sulla sua mano.
    
    “Enrica, sei un amore…grazie….finisci di copiare il compito”.
    
    “Gerolamo (avrei voluto risponderli) sei un bastardo, un gran porco figlio di puttana, ma mi hai fatto godere…tanto…grazie !”
    
    Due giorni dopo, a scuola, nell’ora di matematica, il professore ad alta voce lesse i voti che aveva dato ai singoli compiti in classe: “…Giuditta Rossi 7, Enrica Martini 10 e lode, Maria…”
    
    Lo ascoltavo, sorridendo, chiedendomi quando ci sarebbe stato il prossimo compito in classe… 
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