Presa nel garage
Data: 17/02/2018,
Categorie:
Hardcore,
Dominazione / BDSM
Anale
Autore: Andy88xy, Fonte: xHamster
... troppo frequentati).
Ma alla fine una mezza soluzione salta fuori: le cantine.
Sono praticamente sotto il posteggio condominiale, che a sua volta sta sotto il condominio stesso, e sono formate da un lungo corridoio ad U sul quale si aprono le porte metalliche di ventiquattro stanzini di due metri per tre, uno per ciascun appartamento.
Come cantine sono più che dignitose, pulite, ben illuminate e stranamente non umide. Nonostante tutto, è raro incontrarci qualcuno, perché non sono molto comode da raggiungere e quindi pochi condomini ci tengono roba di uso comune. Al massimo gli addobbi di natale o la canadese per il campeggio estivo. Magari un vecchio mobile ed un po' di cianfrusaglie della nonna. Di quei pochi che frequentano più spesso le cantine faccio parte io, che me la sono attrezzata a mezza officina per la moto (con buona pace della famiglia, che ha dovuto sbaraccare tutto il resto) e proprio Gianna, che da brava casalinga prepara in casa salse, sughi, marmellate e conserve, ed ovviamente li tiene in cantina, a temperatura costante durante tutto l'anno.
Il fatto è che, tra portare giù quelle appena fatte e andare a prendere quelle già pronte, ci va almeno una volta alla settimana, se non due.
E poi, logisticamente parlando, il posto è perfetto: il cubicolo di Gianna è il penultimo in fondo al braccio cieco della U, l'undicesimo di quel lato. Per non parlare della porta principale della cantina, che fa un casino pazzesco aprendosi, e delle fondamenta di ...
... cemento armato, che isolano da qualsiasi rumore. In poche parole avrei un bel preavviso se qualcuno arrivasse inaspettatamente, ed eventuali "rumori" prodotti durante l'azione passerebbero assolutamente inosservati.....
Non mi resta che organizzarmi ed aspettarla al varco.
Sgraffigno in casa un vecchio paio di collant per coprirmi la faccia (usare il passamontagna sarebbe decisamente scomodo e caldo), tengo a portata di mano una tuta da ginnastica scura ed un paio di scarpe da ginnastica nere. Insomma il vero stupratore versione Fantozzi, con tanto di Signorina Silvani come vittima. Se non mi eccitasse tanto l'idea, mi scompiscerei dalle risate.
E aspetto fiducioso.
Dieci giorni dopo, durante i quali la Signora Gianna ha trovato scuse adatte per scoparmi due volte, si presenta l'occasione giusta. La incontro al mattino presto con le borse della spesa stracariche di non so quale verdura e di vasetti della B******li con relativi tappi e, salendo in ascensore, mi informa mestamente che le aspetta una giornata devastante a preparare le suddette verdure. Io sfoggio una faccia debitamente contrita e dispiaciuta, fraternizzando moralmente con lei per le fatiche culinarie che le spettano, ma esultando in cuor mio perché domani dovrà per forza scendere nelle "segrete" per sistemare tutti i nuovi vasetti. Il tutto condito dal fatto che suo marito è in trasferta e Marco e talmente preso da una nuova cotta che torna a casa si e no per dormire. Gianna, sei mia!
Il mattino ...