1. Presa nel garage


    Data: 17/02/2018, Categorie: Hardcore, Dominazione / BDSM Anale Autore: Andy88xy, Fonte: xHamster

    ... quando raggiungono il tessuto delle mutandine.
    
    Sento che sto per essere violentata, la rabbia il nervoso sfociano in un pianto sommesso.
    
    Provo a convincerlo di non farmi passare questa vergogna con la promessa di denaro, ma la realtà non cambia.
    
    Piango silenziosamente mentre la sua mano ora massaggia con veemenza il mio sesso attraverso la stoffa degli slip.
    
    Provo ribrezzo ad essere trattata come un giocattolo, ad essere usata da questo delinquente, ma so che non posso sottrarmi a questa tortura.
    
    Chiudo gli occhi e cerco di trattenere il pianto.
    
    Il movimento della sua mano continua imperterrita a scorrere avanti e indietro sulle labbra della mia vagina e questo mi provoca un eccitazione crescente, anche se indesiderata e non voluta.
    
    Il tassellino delle mutandine si sta inzuppando di umori.
    
    Spero con tutta me stessa che il ragazzo non se ne accorga.
    
    La vergogna che provo per quello che mi sta succedendo e per l'inaspettata resa del mio corpo davanti al mio violentatore mi provoca turbamento.
    
    Inaspettatamente sento che il maiale allenta la presa, ma capisco subito che non riguarda un suo ripensamento bensì sta cercando la soluzione migliore per penetrarmi con una mano, mi spinge verso il cofano dell'auto e mi fa piegare su di esso.
    
    Non ci sono alternative mi sottometto al suo volere... e ho smesso di piangere.
    
    Le sue mani mi hanno sollevato il vestito oltre la vita, con sadismo e cattiveria le sue dita artigliano il bordo alto del collant e ...
    ... lo calano verso il basso fin sotto le ginocchia, le mutandine di pizzo regalo di mio marito per il mio 35 compleanno vengono stracciate con un rumore secco e cosi anche l'ultima difesa a protezione del mio sesso viene abbattuta.
    
    Non essendoci più alcun ostacolo a difesa della mia femminilità, mi aspetto da un momento all'altro il suo attacco decisivo. Ma mi rendo conto che il giovanotto non ha alcuna fretta di consumare la sua violenza.
    
    Vuole giocare con me il porco.
    
    Vuole che io viva quest'incubo il più a lungo possibile.
    
    Un dito sfiora con un movimento rotatorio l'ingresso della mia vagina. Il maiale ride, si diverte, gioca con i peli del mio monte di venere, per poi improvvisamente incunearsi dentro la mia pancia alla ricerca del clitoride.
    
    Il suo tocco mi eccita e, contemporaneamente, una profonda vergogna mi porta alla realtà.
    
    Cristo mi sta violentando il maiale.
    
    Involontariamente dalla mia bocca esce un gemito forzato di piacere, il ragazzo mi guarda e sorride compiaciuto.
    
    “Mi sembra che cominci a piacerti dolce signora. Vedo, cara puttanella, che non sei indifferente alle mie mani” mi dice soddisfatto.
    
    Il suo sarcasmo suona come un insulto, ma non reagisco, non voglio dargli nessun appiglio per farmi del male. La sua voglia potere su di me è più che evidente, vuole sentire la paura dentro me perché questa è la benzina che gli da la forza di sentirsi superiore.
    
    Mentre continua imperterrito nella sua opera di penetrazione della mia fessura, ...
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