1. Tua…(Capitolo 4)


    Data: 28/12/2018, Categorie: Erotici Racconti, Cuckold Racconti Erotici, Tradimenti Autore: Jay.ay, Fonte: RaccontiMilu

    ... corpo che sta provando piacere. Quando il cameriere si allontana, Jay mi rimprovera: “Così non vale!”, mi dice. Spengo la vibrazione e lei si lamenta: “Ora che posso godermi il momento, spegni?”. Sorrido. “Non mi pare ci fossero limiti sull’utilizzo, o sbaglio?”, le dico. Lei mi fissa. Uno sguardo profondo. Si morde il labbro. Ora sa che effetto mi fa. Dondola i fianchi, e capisco che lo sta facendo di proposito. “Ho voglia di fare l’amore con te”, mi dice. Sprofondo. No, così non posso resisterle. Per fortuna il cameriereè di ritorno, e ci porta da mangiare. Jay si mette a fotografare le portate, inviando tutte le foto ad Ay, scrivendogli che sta prendendo un aperitivo senza dirgli nulla altro. Lui crede che Jay sia in compagnia della sua amica. Nel frattempo io mi diverto col telecomando, e Jay sembra sempre più in preda al piacere. Le guance sono arrossate, gli occhi sempre più socchiusi. Consumiamo in fretta il nostro aperitivo e vado a pagare il conto. Non voglio farla ancora arrivare. Spengo la vibrazione e ci dirigiamo verso la metro. “Ay non tarderà a tornare, quindi meglio iniziare a tornare a casa, così da avere un po’ di tempo per noi, da soli”, mi dice lei. “Meglio, Jay. Non ti resisto più“, le dico. “Ricorda che non hai ancora il permesso, però. Voglio che tu mi desideri fino a farti impazzire”, mi risponde. “Sto già impazzendo dalla voglia!”, ribatto io, accendendo la vibrazione dell’ovetto. Lei stringe le gambe. Per sua fortuna, siamo già sulla piattaforma, in ...
    ... attesa della metro. La vedo respirare lentamente, la sento gemere. Mi prende per mano, la stringe forte. Poi arriva il treno, e spengo la vibrazione per permetterle di camminare. Jay mi afferra per un braccio e mi porta verso l’ultima carrozza. Saliamo. Vuota. Sarà per l’orario, o forse per il periodo di ferie, ma siamo strafortunati. Ci mettiamo seduti e Jay non attende nemmeno che il treno sia fuori dalla stazione: mi mette le mani sui pantaloni, li apre, mi tira fuori il cazzo, duro come il marmo. Inizia a succhiarmelo. Accendo la vibrazione e la porto al massimo. Sento la bocca di Jay serrarsi sul mio cazzo, succhiare più forte. E sento il suo respiro farsi affannoso. Gode. La bocca si stringe attorno al mio cazzo, lei geme, quasi urla. Poi si ferma, si solleva e mi guarda, continuando a segarmi con la mano. Mi da un bacio. Io spengo la vibrazione, mentre lei inizia a mettere il mio cazzo nei pantaloni. “Mi lasci così?”, le chiedo. “Già. Nonè ancora il momento”, mi dice. No, cazzo. Non può farmi questo! Se mi lascia così, dopo durerò il tempo di entrarle dentro! Ma lei non mi permette di protestare. Continua a baciarmi, senza fermarsi, fino alla nostra fermata. Ci alziamo, usciamo dalla metro, sorridenti. Questa donna mi sta conquistando.
    
    Corriamo verso casa. La voglio. Oh, se la voglio. Entriamo in ascensore e lei mi si butta al collo. Mi bacia, mi tocca il petto, il cazzo. Io le metto le mani sui fianchi ma lei mi blocca. “No, non ancora”, mi dice. E sia, Jay, starò ...
«12...121314...»