1. Quarantena interrotta


    Data: 24/12/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: svuotocazzi, Fonte: Annunci69

    ... ha praticato e la mia eccitazione lo fanno sprofondare dentro di me con estrema facilità.
    
    “Oh cazzo!” esclama.
    
    Si blocca nelle mie profondità per abituarsi al mio calore, ma in pochi secondi prende a muoversi con decisione. Aumenta il ritmo della scopata, accarezzandomi le spalle e i capezzoli. Si capisce che deve sfogare l’astinenza e io sono ben contento di soddisfarlo appieno, da vacca quale sono. Lo incito a sbattermi con più forza e lui non si risparmia.
    
    Va avanti un buon quarto d’ora montandomi a pecora, a tratti rallenta, ma riesce a mantenere un ritmo sostenuto. Non pensavo fosse un toro del genere ed è un’ottima sorpresa. Poi sento il suo respiro farsi più pesante, si tiene ai miei fianchi con più forza e prende a darmi colpi secchi e decisi. Capisco che non manca molto e inarco la schiena all’indietro. Il suo cazzo si ingrossa, lo sento chiaramente dentro di me.
    
    “Dai che ci sono” mi fa.
    
    Spingo il culo verso di lui, sorprendendolo ancora una volta. Ancora due colpi da parte sua e poi inizia a sborrarmi nell’intestino. Sono tanti schizzi e sento un calore liquido dentro di me, mentre un acre odore di sperma prende a diffondersi nella stanza. Finisce di svuotarsi per bene e si china a darmi un bacio sul collo, ringraziandomi.
    
    Volto la testa e prendiamo a baciarci lentamente. Le nostre lingue si toccano e risucchio la sua nella mia bocca, mentre le sue mani continuano ad accarezzarmi e stringermi i capezzoli. Quasi istintivamente prendo a ondeggiare ...
    ... il culo e lui, che ancora non è uscito, se ne accorge subito.
    
    “Che c’è? Ne vuoi ancora?” mi sussurra, dandomi un paio di colpi decisi con la sua mazza.
    
    Mi accorgo solo ora che non ha perso l’erezione e gli dico subito di riprendere a scoparmi.
    
    Era proprio quello che voleva. Si risistema coi piedi, si solleva col busto e torna a montarmi come prima, anzi con forza ancora maggiore. Ha chiaramente bisogno di sfogarsi e, per offrirmi meglio ai suoi colpi, mi afferro le natiche con le mani e le allargo. La cosa lo eccita molto e mi dà alcuni colpi che mi colgono impreparato.
    
    “La senti la sborra che hai dentro?” mi sussurra all’orecchio.
    
    “Sì, ma ne voglio ancora!” gli rispondo sfacciato.
    
    Quasi punto nell’orgoglio, mi monta come una troia ed entrambi ci lasciamo andare a grida di piacere che devono aver allarmato tutto il palazzo. Sento il mio buco aprirsi e un rivolo caldo scendere lungo la mia gamba sinistra. Vado subito a raccogliere un po’ del suo sperma con una mano e me la porto alla bocca, gustandomene il sapore.
    
    “Che cazzo di troia sei!”.
    
    “Dai, riempi la troia, porcone” gli ribatto.
    
    Non ci vuole molto. Quest’ultima cosa lo ha riportato vicino al limite e sento il suo bel cazzone tendersi dentro di me. Lo incito ancora una volta, gridandogli la mia voglia di sborra, e, dandomi della cagna, viene. È tanta, nonostante fosse appena venuto. Conto almeno sette schizzi che mi riempiono il retto del suo caldo nettare.
    
    Ancora con il fiatone, si accascia ...