1. Sottomesso dal Padrone di casa: P.1 L' incontro


    Data: 24/12/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Di9, Fonte: EroticiRacconti

    Capitolo introduttivo. Per commenti scrivere a dick-89@hotmail.it
    
    Non è mai semplice decidere di trasferirsi in un'altra città, ma le opportunità di carriera non passano tutti i giorni e a 30 anni decido di coglierla, anche se chiaramente significa allontanarmi dalla mia ragazza.
    
    Comincio, quindi, le ricerche per una sistemazione, trovando, tramite un agenzia, un trilocale carino all'interno di un condominio vicino al centro.
    
    Incontro il proprietario direttamente negli uffici dell'agenzia immobiliare per firmare il contratto, dopo aver già concordato tutti i termini. È un uomo di circa sessant'anni, con capelli lunghi seppur radi e piuttosto robusto con una pancia prominente che si nota nonostante la camicia larga e gli abiti eleganti. Nel complesso mi fa una buona impressione, sebbene il tutto duri appena una decina di minuti, conditi da qualche chiacchera di circonstanza. Nel salutarmi e darmi le chiavi si raccomanda: - Non farti problemi se avessi bisogno di qualcosa, tanto abito esattamente sopra di te e anche io vivo solo. Anzi poi passa per un caffè.
    
    - Ah grazie, buono a sapersi allora. Non sarò molto in casa, ma accetto volentieri. Ci vediamo allora.
    
    Nei giorni successivi mi sistemo e quasi mi dimentico di lui, finché un giorno non lo incontro nelle scale la sera al ritorno dal lavoro.
    
    - Allora come sta il mio nuovo inquilino? Ti stai ambientando?
    
    - Si, si, grazie. È tutto nuovo, ma mi sto abituando. Lei come sta?
    
    - Bene anche io. Vieni su da ...
    ... me dopo cena - il tono non è neppure quello di una domanda - Facciamo due chiacchiere come avevamo detto.
    
    - Veramente stasera avrei un po' da fare. - rispondo titubante.
    
    - Dai dieci minuti, ti aspetto per le 21.30, non tardare.
    
    - Cercherò di liberarmi allora, a dopo
    
    Non volendo risultare scortese, anche se un po' infastidito dall'insistenza.
    
    Dopo essermi fatto una doccia e aver cenato, prendo un paio di birre in frigo e salgo al piano di sopra. Trovando la porta accostata, busso e sento la sua voce da un'altra stanza: - Vieni avanti e accomodati pure in sala. Finisco la doccia e arrivo.
    
    Entro e mi guardo attorno con circospezione, non essendo mai stato nell'appartamento. Come nel mio al piano di sotto, per andare in sala devo percorrere un corridoio a metà del quale c'è il bagno e nel passare noto la porta spalancata e lo vedo uscire dalla doccia completamente nudo.
    
    Mi cade un occhio e resto un attimo a fissarlo, più per la sorpresa che per altro. Imbarazzato e distogliendo lo sguardo farfuglio: - Ah, mi scusi.
    
    - Tranquillo, ma non ti sei tolto le scarpe? Lasciale all'entrata - fa con tono seccato, rimproverandomi.
    
    - Certo... subito, non sapevo.
    
    Torno quindi indietro, mi tolgo le scarpe e nel ripassare per accomodarmi in sala sbircio di sfuggita con la coda dell'occhio: è sempre girato verso di me, ma noto che ha messo l'accappatoio, lasciandolo però aperto sul davanti.
    
    Giunto in sala, mi accomodo su una poltrona, probabilmente viola in viso e ...
«123»