1. Non voglio lasciarti


    Data: 18/12/2018, Categorie: Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... tempo d’abbracciare quella ragazza e baciarla con un bacio da spezzare il fiato.
    
    Lei aveva deliziosamente dischiuso le labbra e accettato favorevolmente di buon gusto il mio sapore con gli occhi chiusi e la folta chioma che frattanto le cadeva di lato, le mie mani in quella circostanza digradarono per accarezzarle il corpo e delicatamente si fermarono sui suoi seni duri e floridi, dal momento che quel piccolo sospiro a quel contatto fu un definitivo lasciapassare per il mio desiderio divenuto crescente. Lei m’afferrò per mano e cominciò a farmi scendere attraverso un piccolo viottolo formato con dei gradini che neanche avevo visto, arrivammo su di un’altra scogliera dove le onde s’infrangevano, poiché tutti i rumori erano accentuati dal silenzio di quel luogo quasi sacro, in quanto sentivo gli uccelli e il rumore del mare crescere, poi sentii il mio cuore battere velocemente quando vidi lei che lentamente si spogliava.
    
    Adesso non sorrideva più, perché pure lei come me aveva accettato che il caso adeguandosi avesse favorito quel nostro incontro, anche lei come me aveva compreso, considerato e riconosciuto il colpo di fulmine. Io l’aiutai a spogliarsi, intanto guardavo quanto fosse perfetta mentre mi slacciavo i calzoni. Lei si era distesa su d’una roccia liscia, aveva messo i suoi vestiti a protezione dei nostri corpi e allungava le braccia verso di me, facendomi capire che mi voleva lì, subito, in quel posto selvaggio e sperduto in mezzo a un’isola che non conoscevo, ...
    ... perché stavo per provare l’essenza del mio desiderio. La coprii con il mio corpo e piano cominciai a baciarla, resistetti due o tre minuti con quel gioco del desiderio, poi, il calore che sentivo tra le sue gambe diventò troppo forte e allora mi lasciai trasportare dal mio istinto. Capivo dai suoi gemiti e dai suoi movimenti che era giunta l’ora di riempire il suo corpo e con dolcezza, mentre la guardavo negli occhi entrai in lei.
    
    Lei gemeva piano, io vedevo il suo viso contrarsi nel momento della mia penetrazione, allora capii subito che per lei non era un’abitudine. Quando infine vidi un rigagnolo di sangue scorrere sulle sue gambe, mi resi conto che ero stato il suo primo uomo, giacché questo pensiero mi rese un amante e un innamorato dolce e tenero, non so per quale motivo lei avesse deciso in una sera d’essere mia. Durante il tempo in cui uscivo ed entravo in lei desideravo che fosse allegra, briosa e felice oltre ogni attesa, comprendevo solamente che quella ragazza era al centro del mio creato e che per nessun motivo al mondo avrei mai voluto abbandonarla né perderla.
    
    Da quel lontano giorno sono trascorsi quindici lunghi anni, io mi sono sistemato qua nell’isola di Andros. Ho lasciato tutto e mi sono trasferito qui, svolgo attualmente l’attività di pescatore in questa favolosa e incredibile isola, ho tre figli stupendi e una donna meravigliosa al mio fianco.
    
    Sì, la mia adorata Iphigenia, che quando ancora mi guarda mi fa esplicitamente trepidare, esattamente ...