1. Lezioni_1°capitolo


    Data: 17/12/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Sensazioni Autore: Ryw, Fonte: RaccontiMilu

    ... calendario sto fissando – la donna mugugna qualcosa di incomprensibile e la cosa mi infastidisce, in primis perché mi ha interrotto, e in secondo luogo perché si ostina a voler provare a parlare senza il mio permesso. – Ho capito che il calendario non è di tuo gradimento, e la cosa mi infastidisce. Convengo però che essendo molto brava in matematica, possa avere la possibilità di redimerti: se indovini la radice quadrata di 225000 fino alla seconda cifra decimale, ti concederò il mio perdono. Melania torce il busto per potermi guardare in volto, sgrana gli occhi: ha probabilmente intuito la mia determinazione. – Se sbaglierai cifra, riceverai tante sculacciate quanto è la cifra esatta dell’operazione da svolgere. Ride e scuote la testa ironica. – È vero, non puoi rispondere correttamente – aggiungo – stai ferma, ti tolgo la ballgag. Le sfilo il bavaglio: ha la mascella indolenzita. – Finalmente… – una sculacciata risuona nella stanza. – Non puoi parlare per dire cose a caso – la donna annuisce mansueta. Che dolce. Sta imparando la lezione. – La radice quadrata di 225000 – chiedo secco. Sgrana gli occhi – Ma dai, non scherziamo. – Se sbagli, il risultato sarà moltiplicato per tre. – No, dai ti prego – piagnucola ingenuamente – Sarò moltiplicato per cinque – Ma come.. – Elevato cinque Melania sgrana gli occhi – No – sospira – non puoi farmi questo. – Comincia a rispondere, o verrai sculacciata per tutta la settimana. Melania comincia a riflettere sul numero del quesito e io mi ...
    ... avvicino ai suoi glutei. Mi appoggio con il fallo ormai duro per l’eccitazione che a fatica trattengo dentro i pantaloni. La prendo per i fianchi e comincio a solleticarla. Melania ride scompostamente – Fermo, fermo ti prego, ti prego no no no. Il solletico no. È una vera delizia: vederla fremere e contorcersi è uno spettacolo sublime e posso disporre di lei per tutto il tempo che voglio: sono solo le 16.30 e fino a domattina non verrà nessuno in quest’aula: ho sentito il personale abbandonare la scuola. – Fermatiii – urla scompostamente. – Rispondi alla domanda o continuerai a danzare per me. Melania è paonazza: cerca di resistere, freme, grida, sbraita, si dispera, alla fine urla un numero più per disperazione che per convinzione: 325. Rido satanicamente: estraggo il cellulare e lo piazzo davanti al suo naso. Lei ha ancora il fiatone, ansima, cerca di fuggire all’imbragatura che la tiene prigioniera, ma poi ride dalla disperazione quando capisce che il numero da lei fornitomi era sbagliato. Non grida, prende fiato e si prepara mentalmente a ricevere le meritate sculacciate. – Il numero era 474,34 lo sai, vero? – Ti prego, ti prego, fai piano. – Ho detto elevato cinque, te lo sei scordato? – No no, ti prego – piange, si dispera. Prendo una sedia e mi accomodo davanti ai suoi glutei. – Comincia a contare – le ordino, prima di somministrarle la severa ma giusta punizione. La mano destra accarezza con violenza la natica della donna, innescando una sequenza di sculacciate. Tiene ...