1. Lezioni_1°capitolo


    Data: 17/12/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Sensazioni Autore: Ryw, Fonte: RaccontiMilu

    Forse sono lezioni di piano, di flauto, di algebra o di inglese. Una cosa è scontata: qui si puniscono le indisciplinate che non hanno imparato la lezione.
    
    Entro nell’aula di soppiatto; chiudo la porta alle mie spalle bloccandola con una sedia. I docenti sono andati via, nessuno ci importunerà. Il colletto della camicia comincia a stringere dannazione; sento il caldo avvamparmi la faccia, ma non posso aprire le finestre. Melania è nell’angolo: come da accordi, ingessata in un tailleur, in equilibrio sulle sue décolleté, le mani dietro la nuca, in attesa del maestro. La guardo, fingendo indifferenza: ha un tono muscolare impeccabile: merito della danza. Mi guarda timidamente. Sospira. Vederla lì, in riverente attesa, mi mette a disagio. Non ho mai punito una schiava: non immaginavo avrei subíto la pressione di questo momento. Ho lambito questo desiderio per molto tempo, dominare una donna, usarla per il mio piacere ma ora non so se sarò all’altezza di questo ruolo. Le si legge in faccia la paura: il suo sguardo esitante cerca di squadrarmi, quei suoi occhioni verdi sono il paese delle meraviglie. Mi avvicino lentamente: a ogni mio passo il suo petto ha un sussulto. Con lo sguardo indico il banco alla mia destra. Lei indugia, alza lo sguardo e mi pianta gli occhi addosso: mi sta sfidando. Il gioco è mio! Con sadismo le torco i polsi dietro la schiena, li unisco con le manette estratte dalla giacca; nell’altra tasca ho un collare in cuoio. Prima di cingerglielo al collo, ...
    ... lascio che lo osservi: sentirla fremere mi eccita. L’afferro per la vita e la piego in avanti, costringendola a poggiare il seno sul banco. Premo contro il suo fondoschiena e infilo una corda dentro l’anello del collare; faccio passare l’altro capo della corda oltre il banco, e avvolgo le sue caviglie. Ora è in trappola: la certezza della sua impossibilità a difendersi mi dà un infinito piacere, lo stesso del lupo che sa di stare per divorare il suo agnello. Il volto, rivolto al pavimento, è occultato da una cascata rossa dietro la quale si celano due guance paonazze e labbra vogliose di baci violenti: le accontento. Il mio bacio aggressivo la fa barcollare. Scavo nella sua bocca: fatica a respirare. Voglio vedere quanto è eccitata: le infilo una mano tra le cosce e il perizoma è completamente bagnato. Melania stringe istintivamente le gambe serrando la mia mano al loro interno. E sia! Strofino il medio sul clitoride turgido col sublime risultato di un improvviso sussulto di ribellione. – Non puoi arrivare all’orgasmo prima del maestro. Ti è proibito! Respira affannosamente e anch’io ansimo dall’eccitazione: temo quasi lei possa sentire il rullante battito del mio cuore. Tenta di parlare ma non funziona così: non può nulla senza il mio permesso: una sonora sculacciata sovrasta le sue lamentele. Ho raggiunto il mio scopo, zittirla. Non ho mai provato un piacere simile: il piacere del potere. Una scarica di adrenalina mi attraversa. Sapere di potere qualsiasi cosa su quel magnifico ...
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