le disavventure di Anna
Data: 16/12/2018,
Categorie:
Cuckold
Dominazione / BDSM
Autore: masterblaster, Fonte: RaccontiMilu
... un’altra ancora le contai mentalmente furono dieci colpi ma uno piu forte dell’altro e ridevano, uno mi si avvicinò me ne accorsi dall’alito mi prese i capezzoli tra le unghie e me li strizzò con una forza inaudita mi sono sentito mancare e poi di nuovo silenzio, ma c’erano ancora e questa volta non vennero uno alla volta ma tutti insieme ci fu una gragnuola di colpi che venivano da tutte le parti, avanti indietro sulle spalle sul petto anche sul cazzo e tra le palle fu un massacro mi stavano massacrando di colpi sentivo che a qualche parte del corpo mi bruciava piu delle altre e pensai che stesse uscendo del sangue, per un sacco di tempo ebbi solo staffilate frustate e botte con delle pale che forse avevano trovato nella stalla, mi sentivo tutto il corpo martoriato e dolorante, poi smisero lasciandomi per molto tempo ancora legato e infreddolito, tutte quelle botte mi fecero dimenticare chi ero e chi era Anna, mi lasciarono intorpidito e solo. Poi dopo molto tempo riapparvero mi slegarono e mi tirarono giu dal soffitto e mi lasciarono per terra ancora dolorante ma, magari vivo, calò la sera e venne il mattino alle prime luci dell’alba mi svegliai, riuscii a recuperare un po’ di forze cosi mi alzai ero ancora nudo cercai e trovai qualcosa che riuscì a coprirmi e cercai piano senza far rumore di scappare andare alla polizia e cercare finalmente Anna, facevo un passo alla volta mi accucciavo cercando di non farmi vedere ne far rumore, ma appena arrivai al cancelletto che mi ...
... separava dalla strada, mi trovai davanti uno dei neri era enorme muscoloso come hulk che mi guardò e rideva, quella risatina che aveva sulle lebbra mi dava un fastidio che non riesco a descrivere, mi guardò e senza neanche fare domande mi prese per sotto l’ascella e mi riportò dentro sbattendomi letteralmente sul pavimento della stalla, in quel momento uscirono anche gli altri perché avevano sentito il tonfo della mia caduta, mi guardava Mustafà e rideva ‘ ma veramente credevi che era cosi semplice scappare da noi?’ ‘ voglio sapere dove sta Anna dove l’avete lasciata e perché non ritorna e se non me lo dite”’ Mustafà e tutti i neri si misero a ridere sguaiatamente, due di loro mi sollevarono come se non pesassi niente e mi portarono in casa finalmente, subito cercai con gli occhi Anna che non vidi volevo correre sopra nella camera da letto ma poi guardandomi intorno vidi che i neri erano sempre dieci e Anna? Non si sentiva ne gridare ne mugolare tutto era in silenzio. Guardando meglio mi accorsi che c’era una specie di gogna all’incontrario cioè sembrava che mi avessero sfasciato la tavola da pranzo trasformandola in un qualcosa che non riuscivo a capire a che cosa potesse servire, Mustafà mi dette una bottiglia di acqua perché ero senza bere ne mangiare da molto tempo, la bevvi quasi tutta in un sorso solo, poi indicò due di loro ‘ tu e tu preparatelo’ mi presero mi sollevarono e mi misero di spalle sul ripiano del tavolo mi misero la testa al bordo legandola con la nuca ...