le disavventure di Anna
Data: 16/12/2018,
Categorie:
Cuckold
Dominazione / BDSM
Autore: masterblaster, Fonte: RaccontiMilu
... abbondante capelli castani lunghi e portava quasi sempre gli infradito diceva che scalza non gli piaceva stare. Di solito la notte lasciavamo accese dei faretti nel giardino che illuminavano quasi tutto magari se entrava qualcuno lo vedevamo, ma quella notte ero nervoso mi sembrava come se mi dovesse succedere qualcosa lo dissi a Anna e lei mi incitò a chiudere tutte le porte e le finestre accuratamente senza possibilità che qualcuno potesse entrare senza far rumore cosi andammo a letto, era venerdi eravamo di festa sabato e domenica e potevamo stare di piu a letto e stare di piu insieme ma’.. non fu come avevamo previsto. Dopo un po’ che ci eravamo coricati e come sempre dopo aver fatto sesso, ci addormentammo ma mi accorsi che avevamo lasciato la tv accesa cosi andai dal lato di Anna a prendere il telecomando per spegnerla e improvvisamente sentii un sibilo un fssssssssssssssssssssssssssss molto forte, mi impressionai pensando che fosse entrato un serpente e lo avevo disturbato ma non era cosi, dopo pochi minuti dal rumore non ricordo più niente, mi svegliai con un gran mal di testa ero nudo e legato ad una sedia con le braccia dietro e le gambe attorno a quelle della sedia ma erano legate in modo che non potessi fare nessun movimento, avevo una benda sugli occhi e dalla brezza che sentivo mi sembrava che non ero a casa ma chissà forse nel box, giravo la testa sperando che si spostasse un po’ la benda ma non riuscivo a vedere niente ero anche imbavagliato in bocca mi ...
... avevano messo uno di quei bavagli che si gonfiano senza la minima possibilità di emettere suoni, la mia mente cominciò subito a funzionare ‘..Anna”dove stava che cosa gli era capitato e perché non la sentivo ne piangere ne fare qualche mugolio, pensai che forse l’avevano legata nella mia stessa posizione ma poi”.perchè nudo? Se volevano uccidermi o rubare mi avevano già addormentato e quindi potevano fare tutto senza nessun problema ma queste domande ebbero risposte più tardi quando ci fu una specie di presentazione. ‘bene’ sentii dire ‘ adesso io posso parlare mi chiamo Mustafà e sono il nero che ogni mattina incontrate per strada senza degnarmi neanche di sguardo, inzialmente sembravate due persone molto brave ma non avete mai guardato in mia faccia ne in faccia a miei amici, siete razzisti? Noi adesso razzisti con voi, salutavamo solo per amicizia ed essere cortesi ma voi sempre faccia girata non solo ma diciamo che ci disprezzate da come vi atteggiate’ io cercavo di parlare ma non mi riusciva potevo solo mmmhhhhh mmmmmhhhhh, mugolare, cosi gli sentii dire ‘ leva bavaglio cosi vediamo che cosa vuole dire’ e cosi fecero mi tolsero il bavaglio e prima di poter cominciare dire qualche parola dovetti riaggiustare la bocca, ‘ guarda amico che non siamo razzisti solo che non vogliamo elemosinare soldi, se voi veramente volevate restavate nel vostro paese per cercare di rimettere insieme quello che gli altri hanno distrutto, io cosi avrei fatto, non sarei scappato dalle mie ...