1. le disavventure di Anna


    Data: 16/12/2018, Categorie: Cuckold Dominazione / BDSM Autore: masterblaster, Fonte: RaccontiMilu

    ... sostenerlo, anche il secondo fini lasciando il posto al terzo che mi infilò con una violenza tale che mi venne da vomitare dal dolore, anche questo mi chiavò nel culo con forza e determinazione senza smettere mai, non mi avevano lasciato il tempo di respirare tra uno e un altro, mi avevano allargato quattro di loro in poco piu di un’ora senza lasciarmi risposare neanche un minuto tra l’uno e l’altro. Ero distrutto sia nella mente e’anche nel culo e la cosa che più mi faceva schifo era che avevo goduto almeno due volte mentre mi inculavano senza che mi toccasse nessuno, cominciai a piangere come un bambino, Anna si avvicinò alla mia faccia e mi baciò sulla bocca infilandomi la lingua in gola, cosi mi sentii meglio sapevo che ancora mi amava ma non sapevo se voleva ritornare con me oppure no, poi si scostò si mise ad una certa distanza e mi guardava, senza dire una parola, poi mi circumnavigò intorno e si rimise tra le mie gambe, c’era un silenzio esagerato si poteva quasi tagliare con un coltello, tutti erano attenti a quello che sarebbe successo mi appoggiò nuovamente lo strapon all’ingresso del culo e con una spinta brutale lo infilò nuovamente tutto dentro ma questa volta si fermò quando le sue gambe raggiunsero il mio culo, avevo tutto lo strapon nel culo e lei si abbassò prendendo tra le labbra il mio come lo aveva chiamato lei il mio pisellino, cominciando ad aspirare come se era una cannuccia e lei aspirava dal bicchiere, fino a farmi sborrare nuovamente nella sua ...
    ... bocca, Anna non ne fece uscire neanche una goccia ingoiando tutto, poi con una lentezza esasperante cominciò a far uscire e poi rientrare lo strapon dal mio culo, alla fine come era entrata cosi usci, brutalmente, provocandomi una temporanea fuoriuscita del culo dalla sua sede, che lei rispinse dentro e infilandoci anche la mano per farlo stare al suo posto.
    
    Lolita aspetto tue notizie
    
    Mi alzai a fatica, non riuscivo a reggermi sulle gambe, tanto che mi presero sotto le braccia e mi fece vestire, mi accompagnarono a casa e mi riportarono nella stanza che ormai era diventata l’unica mia proprietà, mi distesero sul letto e mi lasciarono solo, la mia mente ormai vaneggiava non riuscivo più a connettere, che giorno era? Che cosa stava succedendo? Non capivo più niente ero alla merce della ormai perdita della memoria, mi sentivo girare senza poter fermarmi, e ogni tanto mi risalivano alla mente le belle giornate passate con Anna e tutte le cose che facevamo insieme, il giorno che ci siamo sposati e poi alla fine la faccia di Mustafà che mi guardava, mi addormentai sfinito non ricordando neanche il mio nome. Mi risveglia dopo non so quando, ricordo solo che mi facevano male le gambe e non sentivo il culo era come se fosse enorme mi sembrava di avere una ciambella tra le chiappe e non potevo stringere, mi guardai intorno e vidi su un tavolo dei pacchetti forse è cibo pensai e alzandomi con molto sforzo cercai di mettermi seduto ma non potevo avevo troppo male, cosi mi alzai ...
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