1. Storia di un feticista


    Data: 16/02/2018, Categorie: Feticismo Masturbazione Tabù Autore: pascalfrizz, Fonte: xHamster

    ... ritorno dei genitori, e Francesco era più teso di una corda di un violino.
    
    “Allora, com’è andata a voi due?” chiese il padre. “Apparentemente la casa è pulita, e soprattutto non è distrutta”.
    
    “Infatti è così” disse Sara entusiasta. “Francesco è un ottimo collaboratore. Vero Francesco?”.
    
    Francesco divenne tutto rosso.
    
    “Sì” disse lentamente.
    
    “Ancora non mi spiego questo cambiamento tra di voi” disse il padre. “Francesco” disse poi, rivolgendosi al figlio. “Sei sempre del parere che non mi vuoi spiegare del perché tu abbia smesso di tormentare tua sorella? Ti ha per caso stregato?” chiese, e cominciò a ridere.
    
    Francesco guardò il pavimento.
    
    “Sì, in effetti è vero, l’ho stregato, e ora è il mio schiavo” disse Sara.
    
    Francesco strinse i denti.
    
    “Ah” disse il padre. “E come hai fatto a fare questa magia? Sono curioso”.
    
    “Noi donne siamo magiche, non lo sai caro?” intervenne la madre. “Potremmo fare delle fazioni, sai? Io e Sara contro te e Francesco. Noi vi streghiamo, e vediamo cosa ne esce fuori”.
    
    Fece una risata maliziosa.
    
    “Sai amore?” rispose il marito. “Ho già fame. Cosa si mangia stasera?”.
    
    “Stasera dieta!” disse la moglie sorridendo. “Anzi, avrei voglia di una bella pizza” disse poi, dirigendosi verso la camera da letto.
    
    “Non di nuovo!” disse il marito, disperato.
    
    Poi tornò a rivolgersi a Sara.
    
    “Per favore, non dire certe cose perché poi tua madre diventa gelosa. Quindi poi, com’è andata a finire?”.
    
    Sara andò vicino Francesco, ...
    ... e gli mise un braccio attorno alla spalla.
    
    “Io e Francesco abbiamo preso un accordo” spiegò. “Abbiamo capito che era ormai giunto il momento di smetterla di fare i bambini, e abbiamo cominciato a collaborare. E abbiamo scoperto di volerci davvero bene. Questo già da prima che partiste. Però abbiamo voluto conservare la sorpresa per il vostro ritorno. Da oggi niente più liti, niente più bambinate” disse, e scoccò un bacio sulla guancia di Francesco.
    
    “Ma vaffanculo, va!” commentò il padre. “Ci voleva tanto. Vado a farmi una bella doccia, che è meglio”.
    
    Francesco guardò Sara negli occhi, e lei lo trascinò in camera sua.
    
    “Ti aspettavi una bastardata da parte mia, vero?” chiese Sara.
    
    “Io… beh, sì!” rispose Francesco. “Ma dimmi, dov’è il trabocchetto?” chiese spaventato.
    
    “Nessun trabocchetto, idiota!” disse Sara ridendo. “A me la rabbia è passata dopo qualche giorno, ma non volevo darlo a vedere. Così ti ho fatto qualche regalino: ne ho parlato con Valeria e Jessica, e mi hanno fatto da complici, concedendoti un po’ i loro piedini. La stessa cosa con Ilaria e le sue amiche. Tutti regali da parte mia”.
    
    “Da… davvero?” chiese Francesco stupito.
    
    “Sì” rispose Sara. “Ma la mia vendetta nei tuoi confronti era questa: farti prendere lo spavento più grande della tua vita. Ma io spero proprio che tu abbia finito di fare lo stronzo con me”.
    
    “Ma è ovvio” disse Francesco. “Io…” ma Sara lo interruppe.
    
    “Aspetta, ora sto parlando io” disse. “Ovviamente noi torneremo a ...