1. Storia di un feticista


    Data: 16/02/2018, Categorie: Feticismo Masturbazione Tabù Autore: pascalfrizz, Fonte: xHamster

    ... continuò. “Voglio farti godere un poco i miei piedi. Giusto dieci minuti, e poi me li lavi. Capito?”.
    
    “Sì padrona, grazie padrona!” disse Francesco, tremando come un bambino.
    
    “E basta chiamarmi padrona!” disse Sara. “Non ho bisogno che tu mi chiami padrona per farti fare quello che voglio. E ora sbrigati!” disse poi, stendendo i piedi sul divano.
    
    Francesco si precipitò ai piedi di sua sorella, baciandoli, odorandoli e leccandoli con tutta la foga possibile. Ebbe un’erezione istantanea.
    
    Era la volta in cui i piedi di Sara erano più odorosi di qualunque altra volta. Avrebbe trascorso ore e ore sotto quei piedi perfetti, con quell’odore inebriante.
    
    Sara, poi, aveva un modo di muovere i piedi molto sensuale. Ci sapeva davvero fare.
    
    “D’accordo, il tempo è scaduto!” disse improvvisamente Sara.
    
    Francesco fu precipitato dal parariso direttamente sul pianeta Terra.
    
    “Già… già è passato il tempo?” chiese incredulo.
    
    “Che credevi?” chiese Sara. “Dieci minuti erano. E ora lavali”.
    
    Era proprio un peccato lavare i piedi quando avevano un odore così bello.
    
    Tuttavia, Francesco prese tra le mani i piedi di Sara e li mise nella bacinella.
    
    “Ora fammi un bel massaggio rilassante ai piedi dentro l’acqua” disse Sara, poggiando la testa sulla spalliera del divano e chiudendo gli occhi.
    
    Francesco obbedì, e comincio a fare un massaggio lento e delicato ai piedi di sua sorella.
    
    Anche se non poteva baciarli o sentirne l’odore, a Francesco piaceva comunque ...
    ... parecchio: aveva comunque un contatto coi piedi di sua sorella, l’oggetto del suo desiderio.
    
    Dopo circa una mezz’ora, Sara aprì gli occhi e interruppe Francesco.
    
    “Va bene così” disse. “Ora leva tutto di mezzo”.
    
    Francesco, deluso ed eccitato allo stesso tempo, cominciò a riordinare.
    
    “Ho una bellissima sorpresa per te, caro fratellino” disse improvvisamente Sara. “Ho una bella dichiarazione da fare a mamma e papà. Ci ho riflettuto per giorni, e ritengo che questa sia la cosa giusta da fare. Non dimentichiamo che qua, ora, comando io”.
    
    Francesco ingiallì.
    
    “No, Sara no!” urlò Francesco tremando. “Che vuoi dire? Che vuoi fare?”.
    
    “E poi lo vedrai” disse Sara sorridendo. “E’ una bellissima sorpresa per te”.
    
    “Sara, no!” ripeté Francesco. “Io… io ho rispettato i nostri patti, sempre! E ora devi farlo anche tu. Ti prego, non mettermi nella vergogna! Io… io farò tutto quello che vuoi, per sempre, per tutta la vita! Ti farò da schiavo a vita, da tassista, da cuoco, da tutto quello che vuoi, però ti prego, non dire niente a nessuno!”.
    
    “Quanto sei patetico” disse Sara sbadigliando. “Sono io che comando, e sono io a decidere. Più fai così, più peggiori la tua situazione. E ora taci!”.
    
    Francesco bolliva di rabbia e paura. Si sentiva come un condannato a morte.
    
    Passò quegli ultimi momenti prima che tornassero i genitori in preda al panico, cercando di escogitare migliaia di piani per scappare da quella situazione. Ma via di scampo non c’era.
    
    Ci fu finalmente il ...