Storia di un feticista - Racconti Erotici

Storia di un feticista

... diverse.

Dopo la pizzata, chi si mise al computer, chi rimase a tavola a chiacchierare, chi davanti la televisione in salotto. Francesco, Stefano e Luigi si andarono a sedere sul divano in cucina, e Sara li seguì.

“Ultimamente stavo pensando a farmi un tatuaggio” disse lei. “Ma ancora non mi sono decisa perché poi so che mi pentirei e vorrei levarmelo. Però mi sono letteralmente fissata, uffa!”.

“Dove te lo vuoi fare?” chiese Luigi. “Spalla?”.

“No” commentò Sara. Si sfilò una scarpa, e mise il piede sul divano, proprio a sfiorare la coscia di Francesco, che imprecò in mente e fissò il soffitto.

“Sul piede” spiegò Sara. “C’è una mia amica che ha un tatuaggio che parte dal piede ed arriva alla parte bassa della gamba. Un ramo con dei fiorellini. E’ proprio carino, mi piace! Ogni volta che le guardo i piedi mi incanto e mi verrebbe voglia di farmelo. Però purtroppo una volta fatto, è difficile tornare indietro”.

“Sì, ma poi” disse Stefano “Se ti fai un tatuaggio sul piede, chi è che lo va a notare? Fattelo sul braccio, o sulla spalla. Ma no sul piede, che non si vede”.

“Prima cosa” disse Sara “Sono io per prima che me lo devo vedere, e poi gli altri. Seconda cosa, il tatuaggio sul piede si vede eccome. Ci sono un sacco di uomini che guardano i piedi alle donne, e il tatuaggio rende il piede ancora più sexy, così rimangono incantati letteralmente!”.

“Vuoi che gli uomini ti guardino i piedi?” chiese Stefano stupito, mentre Francesco maneggiava ...

... nervosamente il cellulare, fingendo massima concentrazione. “Che tipo di perversione hai?”.

Sara sorrise maliziosamente, mettendo il piede sulla coscia di Stefano, che però non ebbe la reazione che avrebbe avuto Francesco, ma ebbe una reazione normale; anzi, sperava che il piede di Sara non puzzasse, ed effettivamente non puzzava.

“Io non ho nessun tipo di perversione” disse semplicemente. “Però è divertente provocare, non credi? E credimi, ci sono uomini che, al posto tuo, se avessero avuto il mio piede sulla coscia, avrebbero avuto una reazione ben diversa. Soprattutto in mezzo alle loro cosce” disse poi, facendo un occhiolino.

“A Sara questo piace, essere osservata!” disse Luigi, scoppiando a ridere.

“Sì, molto divertente” disse Stefano, rispondendo a Sara. “Tu intanto ringrazia il cielo che il tuo piede non puzza, altrimenti già era volato via. Anzi, faresti comunque bene a levarlo di qui”.

Sara rise, ed alzò leggermente il piede.

“E che ne sai che non puzza?” chiese Sara. “Magari a distanza non si sente, ma se te lo mettessi sotto il naso potresti cambiare idea. Vuoi testare, che ne dici?”.

“Non ci tengo, ti ringrazio” rispose Stefano.

“Dai, Francesco, testa tu!” disse Luigi ironicamente. “Tanto, è tua sorella, non dovrebbe poi farti così schifo”. Luigi e Sara scoppiarono a ridere.

“Sì, ottima idea” disse Sara. “Su, Francesco, vuoi testare? Se svieni poi ti raccogliamo noi dal pavimento. AHAHAHAHAHAHAHA!”.

“Ma va!” disse Francesco, fingendo disgusto, ...