1. Storia di un feticista


    Data: 16/02/2018, Categorie: Feticismo Masturbazione Tabù Autore: pascalfrizz, Fonte: xHamster

    ... anche se in cuor suo la cosa che più desiderava era affondare il naso sotto i piedi di Sara. “Testateli tu se vuoi. Nemmeno io ci tengo” rispose, continuando a maneggiare il cellulare.
    
    Stefano diede uno schiaffetto sul piede di Sara.
    
    “Ora vuoi abbassarlo sì o no?” chiese. “Se proprio ci tieni, fallo testare a Luigi, tanto, scommetto che a lui piace!” disse perfidamente.
    
    Luigi si alzò di s**tto.
    
    “Ma no, ma no, che schifo!” disse, e si rimise a ridere. “Mi sa che se li deve testare da sola allora”.
    
    Sara si infilò la scarpa in modo sexy, e poi disse:
    
    “Peccato. Sappiate comunque, che io sono molto pulita, non soffro di sudorazione e non puzzo. E Francesco può confermare. Vero Francesco?”.
    
    “Sì, questo sì, è vero” disse Francesco. “Per fortuna non puzza”.
    
    “E meno male!” disse Luigi. “Te la vuoi tenere per casa una sorella che puzza? Secondo me sarebbe da sbattere fuori immediatamente”.
    
    “Mamma mia, e come siete schifettosi!” disse Sara, fingendosi offesa. “Ok, io vado a letto, che sono molto stanca. Francesco, prima di andare a dormire vienimi a dare la buonanotte, che ho bisogno di coccole. Ciao ragazzi!”.
    
    E si diresse verso camera sua.
    
    “Se vuoi posso andartela a coccolare io” disse sarcasticamente Luigi. “Sai, magari tu ti scocci”.
    
    “Non fare l’idiota” disse Francesco stiracchiandosi. “E’ una rompipalle assoluta”.
    
    “Sì, però almeno è simpatica” disse Luigi, alzandosi.
    
    “Molto rompipalle” commentò Stefano, quando Luigi si fu ...
    ... allontanato.
    
    I due non si guardarono, ma fissarono entrambi il pavimento.
    
    “Questa situazione finirà. Ma d’accordo, ne parleremo con calma” disse Stefano, alzandosi anche lui.
    
    ‘Certo che finirà’ pensò Francesco. ‘Ma solo quando l’avrà deciso Sara. E Sara non si scoccerà facilmente di tutto ciò’.
    
    La serata trascorse piacevolmente, senza più accenni a sua sorella, eccetto qualche piccolo apprezzamento confidenziale di poco conto di qualche amico di Francesco.
    
    Qualche minuto prima che tutti andassero via, Stefano aiutò Francesco a rimettere in ordine, come per dire:
    
    ‘Tanto lo so che dopo dovrai fare tutto da solo’.
    
    Quando se ne furono andati, Francesco andò in camera di sua sorella, che stava stesa sul suo letto, con l’aria condizionata accesa.
    
    Era appisolata, ma si svegliò subito quando Francesco entrò.
    
    “Mica ti ho svegliata?” chiese lui.
    
    “Sono stata io ad ordinarti di venire” rispose Sara. “E di certo non voglio le coccole da te, che sia chiaro. Dobbiamo solo parlare dei nostri piani”.
    
    “Sì, l’avevo capito” rispose Francesco, sentendosi offeso. Come a dire: ‘Non sono mica scemo? Era ovvio che mi dovessi torturare un altro po’, figurati se volevi la buonanotte da me’.
    
    “E’ stata una bellissima serata” disse Sara. “Mi sono divertita troppo vedendo la tua faccia irrigidirsi quando mettevo in mezzo i discorsi sui piedi. Ma che ci vuoi fare, mi è venuta l’ispirazione e ne ho parlato. Non capita mica sempre”.
    
    “Ovviamente” rispose Francesco.
    
    “Siediti sul ...
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