1. Storia di un feticista


    Data: 16/02/2018, Categorie: Feticismo Masturbazione Tabù Autore: pascalfrizz, Fonte: xHamster

    ... guardi’ pensò Francesco. ‘O obbedisco, o lei mi sputtanerà con tutta la città!’.
    
    Ma Stefano non aveva intenzione di metterlo in difficoltà, così si limitò a dire:
    
    “Dai, Francesco, cominciamo ad andare?”.
    
    “Sì, andiamo” disse Francesco, che aveva capito che Stefano non avrebbe fatto strane domande e non si sarebbe opposto; almeno fino a quando stavano davanti agli altri, e soprattutto, davanti a sua sorella.
    
    “Non voglio nemmeno sapere il perché, ormai non m’importa più!” stava dicendo Stefano. Stavano in pizzeria, e in attesa che si preparassero le pizze, Stefano prese da parte Francesco per fargli qualche domanda veloce. “Se continui a mentire allora mi prendi per scemo, ed è un’offesa alla nostra amicizia. Mi sono scocciato di questa situazione, quindi farai bene a dirmi la verità; non voglio nemmeno sapere il motivo, ma per la miseria, dimmelo: tua sorella ti sta ricattando?”.
    
    “Sì!” sputò finalmente Francesco. “Ed è una cosa anche abbastanza pesante. Ma ti prego di non chiedermi il motivo, che non lo dirò”.
    
    Stefano fece un sospiro di rassegnazione, e guardò Francesco scuotendo la testa.
    
    “Si era capito” commentò semplicemente. “Ti vorrei anche aiutare, ma se non so niente della situazione non potrò mai farlo. Ma a quanto pare, tu non dirai niente a nessuno. E’ giusto?”.
    
    “Sì” confermò Francesco. “E’ proprio così. Mi dispiace, ma non posso andare oltre”.
    
    “Dispiace più a me” disse Stefano. “Dispiace più a me che ti sei fatto mettere i piedi in testa ...
    ... da tua sorella. Che poi è anche più piccola di te. Che diamine avrai mai combinato non voglio nemmeno saperlo, ma cerca di risolvere la situazione il più in fretta possibile, che ne vale del tuo orgoglio. Me, in quanto amico tuo, non posso stare a vedere come Sara ti comanda a bacchetta e tu obbedisci come un cagnolino scodinzolante. Mi dà fastidio! Enormemente fastidio, cazzo!”.
    
    “Hai ragione, Stefano, hai ragione!” disse Francesco esasperato. “Ma credimi, io sono l’ultima persona al mondo che vorrebbe questa situazione. Ma per il momento non posso fare nulla, se potessi avrei già risolto. Mi devi dare un po’ di tempo, devo pensarci su con calma, o non ne uscirò mai. E se tu continui a rimproverarmi, ciò non mi è nemmeno di aiuto, perché già ho una spina nel fianco molto dolorosa e pungente, ed è Sara. Non ti ci mettere pure tu”.
    
    “Fai come vuoi” rispose Stefano. “Ma la mia pazienza ha un limite. Se in un certo arco di tempo non ti liberi di tua sorella, allora in un modo o nell’altro interverrò io. Siamo intesi?”.
    
    Francesco fece un’occhiataccia a Stefano.
    
    “No” disse. “Non siamo per nulla intesi. E’ una cosa tra me e lei. Tra fratello e sorella. Apprezzo molto il tuo gesto, ma la mia è la prima di pazienza ad avere un limite”.
    
    Stefano si limitò a fissare Francesco. Ci fu qualche momento di silenzio.
    
    “Ne riparleremo con più calma” disse alla fine Stefano.
    
    Le pizze furono pronte, e Francesco con gli amici tornarono a casa, dove Sara li aspettava stesa sul ...
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