Storia di un feticista
Data: 16/02/2018,
Categorie:
Feticismo
Masturbazione
Tabù
Autore: pascalfrizz, Fonte: xHamster
... Sara.
“Io? Dovrei pulirti da questa sbava schifosissima?” chiese disgustato.
“Certamente” rispose Sara come se nulla fosse. “Di cosa stavamo parlando due secondi fa? La vera dominazione è tutta un’altra cosa. E tu ora mi devi lavare i piedi, e subito pure, prima che mi incazzi. Tanto, i tuoi amici saranno qua tra qualche ora”.
Francesco corse a prendere una bacinella per fare il pediluvio a sua sorella.
“Prima di cominciare a lavarmi i piedi” disse lei “Prendi un po’ di sperma e leccalo”.
Francesco avrebbe preferito la morte, ma purtroppo non aveva le carte in regola per disubbidire a sua sorella, così obbedì.
Sara scoppiò a ridere violentemente.
“Questo te lo meritavi proprio!” disse, continuando a ridere. “Prima o poi ci sarei arrivata a farti leccare un po’ di sperma di qualcun altro. Dimmi, com’è il sapore? Ti piace? AHAHAHAHAHAHAHA”.
“Fa schifo!” commentò Francesco.
Sara fece finta di dispiacersi.
“Piccolino” disse. “Dai, ora lavami i piedi”.
Francesco cominciò a lavare i piedi perfetti di sua sorella. Fece un delicato massaggio alle piante, e poi pulì con cura un dito dopo l’altro.
Dopo il pediluvio, Sara si fece asciugare i piedi da Francesco, per poi poggiarglieli di nuovo sulle cosce.
“Ora i miei piedi odorano di sapone e di pulito” disse lei. “Ti eccitano ugualmente?”.
“In generale non mi piacciono i piedi appena lavati, non sanno di piedi, non ci trovo gusto” spiegò Francesco. “Ma i tuoi piedi… i tuoi piedi mi ...
... piacerebbero in qualunque stato, anche appena lavati”.
Sara diede qualche schiaffetto col piede alla guancia di Francesco.
“E’ questo, ora, il bello del gioco” disse. “Tu devi desiderare i miei piedi, ma non puoi averli. Sei eccitato?”.
“Sì, sono eccitato” rispose Francesco.
Sara sorrise.
“Perfetto” disse. “Ora ti tengo i piedi vicino al membro. Voglio che tu sia carico di eccitazione quando arriveranno i tuoi compagni”.
Sara cominciò a fare dei movimenti sensuali sulle cosce di Francesco, che non poteva fare a meno di guardare il movimento aggraziato dei piedi perfetti di sua sorella.
Stettero qualche ora in quella posizione. Francesco ammirava le dita dei piedi di Sara giochicchiare tra di loro.
Fino al momento in cui suonò il campanello.
Francesco andò ad aprire la porta: era Stefano, e al seguito c’erano anche tutti gli altri amici.
Li fece accomodare in cucina.
“Buonasera a tutti!” disse Sara, non appena vide i compagni di Francesco. “Si mangia?”.
“Siamo appena arrivati” disse Stefano, che con lei aveva una certa confidenza. “Dacci almeno il tempo di entrare eh, poi dopo andiamo a prendere le pizze”.
“Fate presto, che ho fame!” disse Sara. “Francesco, andate il più presto possibile, e prendi qualcosa di buono pure per me”.
“D’accordo, fra qualche minuto andiamo” disse Francesco.
Stefano lo guardò con un’espressione che sembrava dispiaciuta.
Francesco ricambiò lo sguardo.
‘E’ l’unica cosa che mi rimane da fare, è inutile che mi ...