1. Storia di un feticista


    Data: 16/02/2018, Categorie: Feticismo Masturbazione Tabù Autore: pascalfrizz, Fonte: xHamster

    ... lasciò andare: dopo tutto, non aveva mai realizzato le sue fantasie fetish.
    
    Socchiuse lentamente gli occhi, e comincio ad odorare lentamente i piedi della sorella. Non sapevano di niente, forse solo una leggerissima sudorazione, che tuttavia non le facevano puzzare il piede. Poi, mano mano, Francesco cominciava ad abbandonarsi. Chiuse gli occhi, e baciò appassionatamente il piede di Sara, afferrandolo tra le mani, stampandoselo sul viso.
    
    Sara fu sorpresa da questa improvvisa reazione, e ritrasse il suo piede, dando prima uno schiaffetto sulla guancia del fratello.
    
    "Cazzo, ma tu fai sul serio!" urlò Sara.
    
    Francesco era ancora mezzo tramortito, e Sara notò una lieve erezione tra le cosce di suo fratello.
    
    "Ma allora sei proprio malato!" continuò ad urlare. "Addirittura eccitarti con tua sorella. I piedi di tua sorella! Sarai mica i****tuoso? O sono i piedi che ti portano in questo stato di catalessi? Oh, cazzo, rispondi!" disse, e gli diede un altro colpo in faccia, col piede. Anzi, cominciò a dargliene più di uno.
    
    "I tuoi.... i tuoi piedi sono bellissimi" disse Francesco, ansimando. Ormai era fatta, era eccitato, e vedeva in sua sorella una potenziale padrona. Se proprio non poteva uscirsene da quella situazione, beh... tanto valeva, rigirarla a modo suo, in suo vantaggio, cercando di trarne piacere, in qualche modo.
    
    "Ah i miei piedi sono belli? E dei bei piedi, di tua sorella per giunta, ti portano a questo stato di eccitazione? Secondo me tu sei malato, ...
    ... bello mio" disse Sara, cominciando a provare sempre più gusto a maltrattare suo fratello, quello che per anni era stato il suo aguzzino. In realtà, Sara non disprezzava i feticisti, disprezzava suo fratello, e ogni scusa era buona per maltrattarlo. Stava approfittando di quella situazione per vendicarsi, semplicemente.
    
    "Sara... ti prego... io..." ma Francesco non continuò mai a dire quello che avrebbe voluto. Stava perdendo la testa, e l'unica cosa che desiderava, in quel momento, era di sottomettersi ai piedi di sua sorella, magari invocando perdono.
    
    "Taci! Stai zitto!" urlò invece Sara. "Non ho per niente voglia di sentire la tua voce, soprattutto ora, che stai arrapato peggio di un cane. Stenditi sul pavimento, cane, ora! E non proferire parola, tieni quella cazzo di bocca chiusa!". Ormai si stava calando nel ruolo, ed era consapevole che stava procurando del piacere a suo fratello. Lo fece stendere, e gli stampò i piedi in faccia.
    
    "Dai, bacia! Fammi vedere quanto cazzo sei uno schifoso pervertito. Ti stai umiliando ai piedi di tua sorella minore, della tua sorellina che avevi sempre preso in giro, e questo per sfogare i tuoi desideri malati. Sono pronta a scommettere che nessuna ragazza ti concederebbe di farlo senza considerarti un malato. Saresti proprio perfetto per essere il cane mio e delle mie amiche. Ma non ti credere che io ti voglia rendere la vita facile, stronzo. So che ti piacerebbe trovare finalmente un gruppo di ragazze che ti trattino per quello che ...
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