Storia di un feticista
Data: 16/02/2018,
Categorie:
Feticismo
Masturbazione
Tabù
Autore: pascalfrizz, Fonte: xHamster
... fare il primo passo. Cercò di pensare al lato positivo delle cose. Finalmente avrebbe realizzato la fantasia di leccare i piedi di Jessica, e voleva godersi quei momenti. A quanto pareva, al ritorno dei suoi genitori la sua vita sarebbe diventata un vero e proprio inferno. Quel periodo era stata una semplice passeggiata; una vacanza.
“Tua sorella è proprio una gran puttana” disse Jessica improvvisamente.
Francesco la guardò sbalordito. Si sarebbe aspettato subito uno - In ginocchio schiavo! - , ed invece Jessica l’aveva sorpreso.
Dicendo questo, si sedette poi sulla poltrona in cucina.
“Non è vero” disse Francesco. “Non lo è”.
Jessica scoppiò a ridere.
“Sì, Francesco, lo è” disse Jessica. “Non vedi come ti ha ridotto? Sei lo schiavo di tua sorella minore, e ti ha anche prestato per un pomeriggio a me. E poi te la difendi pure. La tua dignità dov’è andata a finire?”.
“Questi non sono affari di nessuno” disse Francesco. “E’ stata una scelta di entrambi per un motivo ben preciso”.
“AHAHAHAHAHAHAHAHAHA” Jessica scoppiò in una risata molto potente.
“Sei uno schiavo ribelle, a quanto vedo. E quindi ti chiamerò Spartaco, almeno fino al momento in cui non sarai diventato uno schiavo docile. Comunque tu non hai deciso un bel niente. Ha deciso tutto tua sorella, e tu le stai anche dietro. Credi che sono scema, Spartaco?” e continuò a ridere. “Ma tu vuoi essere fedele solo alla tua padrona reale, vero?” continuò. “Ma vedi che sbagli, Spartaco. Tua ...
... sorella, la tua padrona, mi ha autorizzato a fare ciò che volevo. E di lamentarmi in caso tu non mi fossi piaciuto. Che c’è? Ti piace così tanto essere punito da tua sorella? AHAHAHAHAHAHAHA!” Ancora risate.
Francesco non parlò. Jessica ci sapeva fare anche lei, al contrario di Valeria (al quale Francesco piacevano sì i piedi, ma non il suo modo di dominare) e della bionda che lo aveva dominato in discoteca.
“Hai perso la lingua, cane?” disse Jessica. “Cane Spartaco. Questa sì che è bella” e continuò a ridere. Poi d’un tratto fece un’espressione storta col viso, e gli urlò contro: “Ora accendi l’aria condizionata, che si muore di caldo, e portami una bibita fresca. Veloce!”.
Francesco accese l’aria condizionata, ed andò a prendere un tè freddo per Jessica. Lei bevve quasi tutto il bicchiere, lasciando solo una piccola parte di tè. Ci sputò abbondantemente dentro e disse:
“Bevi Spartaco”.
Francesco bevve, e questo fece ridere Jessica ancora di più.
“Accidenti, che invidia!” disse Jessica. “Vorrei avere anche io un fratello così. Uno schiavo in casa che obbedisce a qualunque ordine, che ti diverte anche. Tu sei divertente nel tuo essere ridicolo. Non mi annoierei mai con te. Ma a te non piace scopare, Spartaco?” chiese.
Ma perché facevano tutte quella domanda? Perché, secondo loro, essere schiavi feticisti implicava il non voler scopare? Erano tutti di quell’idea, difficile che tutta la società cambiasse idea.
“Sì” rispose mortificato Francesco. “Mi piace ...