1. Storia di un feticista


    Data: 16/02/2018, Categorie: Feticismo Masturbazione Tabù Autore: pascalfrizz, Fonte: xHamster

    ... male odorosi come prima; odorò tra le dita, un luogo in genere in cui l’odore era più forte; Sara scostò leggermente il piede, ed aprì gli occhi. Si alzò a mezzobusto sul letto, ma non commentò il fatto che Francesco le stesse annusando i piedi; si limitò a dire, invece:
    
    “Sei rumoroso di notte”.
    
    Francesco si andò a stendere di nuovo, ed entrambi si addormentarono immediatamente.
    
    La mattina dopo Francesco si svegliò carico di entusiasmo: cominciava a sperare che Sara si fosse scocciata di trattarlo male.
    
    Andò in cucina e preparò la colazione. Sara si presentò qualche ora dopo, con gli occhi ancora gonfi di sonno.
    
    “Buongiorno dormigliona” disse Francesco sorridendo.
    
    “Non pensare che sia finita” disse Sara con un tono secco. “Che io ti abbia lasciato un po’ di pace non significa che le cose siano cambiate tra di noi. Sono meno arrabbiata, perché si cominciano a vedere i risultati del cambiamento in questa casa; ma non credere che questo significhi la fine del nostro patto. Tu continuerai ad essermi sottomesso. E anche il patto è sempre lo stesso; prova a sgarrare, e tutti sapranno della tua indole”.
    
    Francesco si sentì come colpito da un proiettile al cuore. Era tutta un’illusione. E Sara lo stava facendo ritornare coi piedi per terra.
    
    “Domani sera” continuò Sara “C’è la festa della mia amica. Ricordati della mia promessa: ho una sorpresa per te. Non so se sia bella o brutta; sta a te deciderlo. Se sarai abile, allora la sorpresa sarà bella; se sarai ...
    ... impacciato, allora si potrebbe trasformare in un vero e proprio inferno”.
    
    Francesco non disse nulla; non trovava nulla da dire. Cominciò ad essere seriamente preoccupato: cosa aveva in mente Sara? Aveva due spine nei fianchi ora: da una parte Sara, che lo metteva sotto pressione, Stefano dall’altra, che aveva capito molte cose, ma voleva scoprire la vera causa quale fosse.
    
    La sera della festa, Sara si preparò molto in fretta: non era come quelle ragazze che perdevano ore e ore davanti l’armadio e davanti lo specchio. Già sapeva cosa mettere: un vestitino splendido, e un paio di scarpe coi tacchi, quelle che aveva scelto Francesco.
    
    “Vestiti elegantemente” ordinò Sara a Francesco. “Una camicia, ed un paio di pantaloni decenti. Non fargli prendere la polvere”.
    
    Francesco odiava vestirsi elegantemente, soprattutto in periodi estivi; ma ora non aveva scelta: doveva obbedire a sua sorella, o sarebbero stati guai.
    
    Passarono a prendere Valeria, e si avviarono alla discoteca.
    
    Durante il tragitto, Francesco non parlò molto, né le due amiche gli diedero molto da parlare; Francesco era molto teso. Sperava che la serata finisse il più presto possibile. Lui, che amava le feste in discoteca, si era ridotto a sperare che la festa finisse presto.
    
    Una volta in discoteca, Sara indicò dei divanetti a Francesco; lui pensava che fosse il luogo in cui avrebbe dovuto leccarle i piedi, ma Sara gli disse semplicemente che quello era un loro punto di ritrovo.
    
    “Non penserai mica che io ...
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