Storia di un feticista
Data: 16/02/2018,
Categorie:
Feticismo
Masturbazione
Tabù
Autore: pascalfrizz, Fonte: xHamster
... chiese:
“Che intendi dire?”.
“L’altra volta tua sorella ti ha zittito con uno sguardo” rispose Stefano. “Ed ora ti ha chiesto una pizza, e tu gliela porti pure. E dopo non esci più. Se proprio vuoi sapere la verità, Francesco, secondo me Sara ti sta ricattando per qualcosa”.
Francesco sentì la sua faccia bollire.
“Ma cosa stai dicendo, Stefano. Sei impazzito?” chiese.
“Potrei farti la stessa domanda” rispose Stefano. “Ma ora torna da tua sorella, non vorrei farti fare tardi. Ma stai tranquillo, che prima o poi scoprirò che cazzo sta succedendo in casa tua. A proposito. Sabato sera che vogliamo fare?”.
Era una provocazione evidente.
“Sabato sera devo andare ad una festa” rispose Francesco.
“Che festa?” chiese Stefano insospettito.
“Il diciottesimo di un’amica di mia sorella” disse Francesco.
“Un’amica di tua sorella… capisco. E’ chiaro. Ciao Francesco” concluse Stefano.
Ci mancava solo che Stefano iniziasse ad indagare, ora, pensò Francesco infastidito. La situazione già era difficile di per sé, poi ci si metteva anche lui. Ma d’altronde, lui era suo amico; come dargli torto?
Tornando a casa comprò una pizza e un cornetto, per portarli a sua sorella; ma quando tornò a casa, Sara stava dormendo sul divano, con la televisione accesa. Posò la pizza e il cornetto sul tavolo, poi si avvicinò a Sara: dormiva profondamente. All’interno, Francesco, aveva sentimenti contrastanti: vedendola così indifesa, gli veniva voglia di soffocarla con un ...
... cuscino, o di picchiarla molto forte; ma dall’altro lato, si rese conto che in fin dei conti le voleva bene; ma non era quello il momento di pensarci. Lui l’aveva tormentata per anni, ed ora si stava vendicando, e non era il momento adatto per farsi intenerire. Che fare? Ammazzarla, inscenare una rapina, e finirla lì?
Poi gli venne una grande idea. Visto che sua sorella non parlava di svegliarsi, Francesco prese le sue ciabattine, molto cautamente, e se le portò al naso: avevano un ottimo odore. Poi annusò i piedi di sua sorella: rispetto all’ultima volta erano leggermente più odorosi, ma sempre di meno rispetto a quelli di Valeria. Ma per Francesco quello non era un problema; che fossero più o meno odorosi, non era una cosa fondamentale. Quello che importava era che i piedi fossero belli. E i piedi di sua sorella parevano disegnati da un artista. Stette circa dieci minuti ad odorare, e minuto dopo minuto il suo membro diventava sempre più grande.
Poi decise di giocarsi il tutto per tutto. Scrisse un bigliettino: ERA UN PECCATO SVEGLIARTI. RISCALDA LA PIZZA QUANDO TI SVEGLI. FRANCESCO.
Poi corse in camera di Sara il più in fretta possibile, e chiuse la porta a chiave.
Aprì la scarpiera, e prese tre paia di scarpe: un paio di cuoio, un paio col tacco, e un paio di ballerine. Le annusò tutte e tre: quelle col tacco non sapevano di nulla, e le posò immediatamente; quelle di cuoio puzzavano leggermente; e le ballerine, ovviamente, erano quelle che odoravano di più. Posò ...