Storia di un feticista
Data: 16/02/2018,
Categorie:
Feticismo
Masturbazione
Tabù
Autore: pascalfrizz, Fonte: xHamster
... che potrei andare a prendere qualcosa con degli amici?” chiese Francesco con un tono molto annoiato. Chiedere il permesso a sua sorella era l’ultima cosa che avrebbe voluto fare, ma d’altra parte non aveva scelta.
“Mi fai quasi commuovere, Francy” disse Sara. “Vedo che le mie fatiche per addestrarti funzionano alla grande. Sì, vai. E quando torni portami qualcosa di buono da mangiare. Una pizza, magari, con qualcosa di rosticceria. E poi qualcosa di dolce, come un cornetto. Vai”.
Francesco moriva dalla voglia di picchiarla. In un modo o nell’altro, si promise che sarebbe uscito da quella situazione; ma il percorso era bello lungo e tortuoso.
Uscì, e s’incontrò con i suoi amici, che manifestarono ironicamente il loro stupore nel rivedere Francesco.
Trascorsero una serata piacevole, seduti a un tavolino di un bar, chiacchierando e giocando a carte.
Era da tempo che non si divertiva e non si svagava così tanto: da quando sua sorella l’aveva scoperto a masturbarsi sul web, la sua vita era diventata praticamente un inferno. Gli unici momenti di svago li aveva avuti, paradossalmente, quando sua sorella e Valeria gli avevano messo i piedi in faccia. Quello che per lui sarebbe dovuto essere un paradiso, ma che lentamente gli stava rendendo la vita un inferno.
Mancava mezz’ora circa a mezzanotte, e Francesco sarebbe rimasto molto volentieri per qualche altra ora con i suoi amici; ma in poco tempo le pizzerie avrebbero chiuso, e non avrebbe potuto portare la ...
... pizza a sua sorella, che sicuramente, pignola com’era diventata, non avrebbe reagito bene.
“Ragazzi, io mi avvio” disse Francesco controvoglia.
I suoi amici fecero un’espressione stupita, qualcuno di loro controllò l’orologio, mentre Stefano fece la faccia rassegnata, come se si aspettasse che qualcosa succedesse.
“Sai” disse uno di loro, sarcasticamente. “Persino Cenerentola potette ritirarsi a mezzanotte in punto. Non penso che la carrozza se ne scappi”.
Francesco non sapeva che scusa inventare. Che era stanco? Che non voleva lasciare casa sola? Optò nel dire la verità. Una ‘mezza’ verità.
“Mia sorella mi ha chiesto se potevo portarle una pizza, al mio ritorno… e fra poco le pizzerie chiudono” buttò giù lì.
Qualcuno lo guardò scandalizzato.
“E tu? Dille che vada lei a prendersela, no? Che sono queste cose? Ti fai influenzare una serata da tua sorella? Proprio tu?”.
Era effettivamente insolita quella decisione. Ma poteva mai Francesco dire che sua sorella lo ricattava?
“Mia sorella non mi chiede mai niente, perché sa che deve starsene zitta. Una volta tanto si può fare” fu la risposta pronta di Francesco.
“Va bene” disse uno dei suoi amici. “Portale la pizza e poi torna qua”.
“Non credo proprio” disse Francesco. “Sto stanco, mi scoccio poi di riscendere. Ci vediamo la prossima volta…”.
Così dicendo, si avviò, ma Stefano lo seguì.
“Chi deve starsene zitto tra te e Sara?” chiese.
Francesco si fermò, poi si girò verso Stefano, e gli ...