1. Le cagne – Collana L’inferno e l’abisso vol. IV


    Data: 12/12/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Lesbo Autore: Koss, Fonte: RaccontiMilu

    ... di cibo ed una di acqua. – Se non bevi ti frusto subito – esordì. La cagna non si mosse dalla brandina ed il Master la scudisciò sulle cosce, sulle chiappe e sul seno con forza. La cagna sobbalzò sotto i colpi, cercò di difendersi, ma per il Master era facile tirare la catena per scoprirla dove voleva colpire e colpire. Gli ultimi due colpi glieli affibbiò sulla fica senza pietà. La cagna guaì. Allora il Master tirò il guinzaglio e la costrinse a scendere dalla brandina, le spinse la nuca verso la ciotola e la cagna bevve. La fece bere fino a esaurire tutta l’acqua che c’era. Poi la portò alle latrine, un po’ tirò, un po’ la condusse. Anche questa come le altre si vergognò. – Sei una cagna – gridò il Master, – le cagne pisciano dovunque. Falla! – Il Master alzò lo scudiscio e la cagna si affrettò. – Se non vuoi mangiare, fatti tuoi – le disse il Master, – se non vuoi camminare lo stesso, ma se non bevi due litri di acqua al giorno ti faccio a strisce – la minacciò il Master. La cagnetta era avvilita, non aveva più nessuna privacy, anche i suoi bisogni avvenivano con spettatori, non aveva più nessuna possibilità di decidere, doveva fare quello che le veniva ordinato o subire la frusta e probabilmente anche altro di più doloroso. Ma non era ancora predisposta a rassegnarsi. Il Master provò a farla camminare, ma lei si rifiutò, allora lui la lasciò sdraiare a terra e andò a prendere le altre due cagne. Nel seminterrato circa cinquanta metri quadri erano usati per lavanderia, ...
    ... garage e cantina, ma un centinaio di metri costituivano il dungeon, quindi uno spazio enorme per qualsiasi attività. Il Master prese in guinzagli delle due cagne e le fece camminare. La cagnetta, con suo dispiacere vide che le cagne non solo ubbidivano al Padrone, ma erano felici di quello che faceva loro fare, delle sue carezze e delle sue lusinghe. Lui le lasciò libere e la cagna iniziò a leccare la cagnolina. Stava per farlo anche sulla fica, la cagnolina aveva prontamente allargato le cosce. Ma una scudisciata colpì la cagna sulle natiche che si fermò e perplessa si girò verso il Padrone. – No, – disse il Padrone, leccala dove vuoi, ma non lì. – non potete godere quando piace a voi, ma quando lo vogliono i Padroni. Chiaro? – La cagna annuì e riprese a leccare sul collo, sulle chiappe, sulle cosce e sul seno. La cagnolina gradiva, ma avrebbe voluto godere. La cagnolina ricambiò mentre la cagnetta osservava inviperita. Lui provò a far andare la cagnetta verso le altre due cagne. Ci riuscì e le due cagne la leccarono affettuosamente sul viso, sulle spalle, sulle natiche e sulle cosce. Non la toccarono sulla vulva, avevano capito che era proibito. La cagnetta apprezzò l’affetto delle due cagne, ma non si lasciava andare, era combattuta tra cedere e resistere. L’orgoglio la convinse a resistere. Si scrollò di dosso le due cagne, girò loro le spalle e si diresse verso la sua celletta. La porta era rimasta aperta e lei s’infilo dentro. Bevve ancora, capiva che doveva farlo, ...