1. La mia prima esperienza gay è avvenuta in palestra


    Data: 11/12/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: 21ennedotato, Fonte: Annunci69

    ... che riposava al lato della gamba, anche senza le luci al neon era notevolmente grande. Mi incantai diverse volte a fissarlo e sperai che non se ne fosse accorto, in fin dei conti non avevo mai visto una cosa del genere, era incredibile. Ma non ero gay, mai provato nessun interesse sessuale verso gli altri uomini. Dopo un'ora di allenamenti ero grondante di sudore, la mia pelle era imperlata e sopra si rifletteva la luce delle lampade della palestra. Le due donne erano andate via da tempo, adesso eravamo rimasti io, il personal trainer, di cui non si vedeva l'ombra, forse rinchiuso nel suo ufficio, e l'uomo. Andai per primo negli spogliatoi, sentendomi osservato, non so dire il perché. Pochi minuti dopo entrò anche l'uomo. Io ero già nudo mentre lui si spogliava, le sue gambe bagnate di sudore le facevano sembrare ancora più muscolose. Mi diressi sotto la doccia in accappatoio, cercando di coprire il mio sesso, più piccolo del suo, avevo paura potesse indurirsi a causa della situazione, delle strane emozioni che quello sconosciuto mi faceva provare. Aprii l'acqua della doccia sperando che l'uomo andasse a casa a lavarsi, magari avrei potuto sfogare le mie sensazioni in una sega sotto il getto caldo. Invece l'uomo entrò a passi pesanti nella doccia di fianco alla mia. Aprì l'acqua ed iniziò ad insaponarsi. Cercai invano di non guardarlo ma, ogni volta che i miei occhi vagavano, trovavano l'enormità di quel membro, sembrava andarsi indurendo. Mi accorsi poi di non avere lo ...
    ... shampoo, avevo portato solo il bagnoschiuma quindi fui costretto a parlargli.
    
    «Scusa, posso prendere in prestito lo shampoo un attimo?» gli chiesi timidamente cercando di non far cadere il mio sguardo verso il suo enorme pisello.
    
    «Ma certo, non c'è problema» mi disse, per un attimo, solo un attimo, mi sembrò che fosse il suo sguardo ad essere caduto sul mio membro, poi sorrise.
    
    Mi diede lo shampoo ma questo mi cadde dalle mani scivolose per via del sapone.
    
    «Cazzo.» mi lasciai sfuggire.
    
    Non so perché. Forse volevo stuzzicarlo, forse volevo capire se nutrisse interesse nei miei confronti che, seppur non un adone e con le maniglie dell'amore, avevo un bel culo.
    
    Fatto sta che rimasi per più tempo del dovuto a novanta per prendere la bottiglia di shampoo che giaceva sulla piastra della doccia. Mi aspettavo al massimo un commento, potevo anche aspettarmi il silenzio se non gli fossi piaciuto. Invece sentii i suoi piedi muoversi e piazzarsi dietro di me. Le due mani gigantesche si piazzarono sui miei fianchi morbidi e, da sotto le mie gambe, vidi il suo grande uccello che si induriva e alzandosi andava a sbattere con la cappella sul mio scroto.
    
    Rimasi in quella posizione, il calore che sentivo era quasi insopportabile. Non avevo mai sentito nulla del genere, mai provato nulla del genere. Girai la testa non cambiando posizione. Mi sentivo veramente una piccola troia.
    
    «Che fai?» gli chiesi ammiccante.
    
    Lui si limitò a sorridere, ma era la mia prima volta.
    
    «Sono ...