1. La birra rossa


    Data: 08/12/2018, Categorie: Etero Autore: Philips, Fonte: RaccontiMilu

    ... dalle gambe, incastrandolo tra lei e Maury seduto alla sua sinistra, quindi…. la situazione era….. Antonella solare che parlava con Cristina di fronte a lei, la sua gamba destra a completo contatto con le mia, la sua mano destra ritornata immediatamente sulla mia coscia sinistra, la mia terza gamba dotata di vita propria che cercava di uscire come se fossimo su una arrampicata di quarto grado, il mio braccio sinistro sullo schienale della panca dietro Antonella” il mio sudore che aumentava, fino a quando non parti la gamba destra a quel punto Antonella si allungo per bloccare la destra, con il polso si posò sulla “terza gamba” , per un attimo, mi mancò il sospiro sperando che lei non si accorgesse di niente, Antonella come se niente fosse, si girò verso di me e guardandomi negli occhi mi disse “se muovi l’arto te lo taglio”, Angela sentendo le parole di Antonella, disse “è vero che da fastidio? ? ? , ” “si! si! ” rispose Antonella, ma vedrai che adesso non lo fa più “Vero ? ? ? ” rivolgendosi di nuovo a me sorridendomi, notai una strana complicità nei suoi occhi
    
    Antonella devi credermi ripetei io, non me ne accorgo e cosi la gamba ripartì, Antonella allungo di nuovo la mano, mentre io mi giravo verso Maury, la posò direttamente sulla “terza gamba” ormai in arrampicata libera, mi guardò e sentendo la mia eccitazione fece per togliere la mano, la gamba si era fermata, mi disse “allora funziona” e riposo la mano a coppa, avvolgendo il mio sesso sussurrandomi in un orecchio ...
    ... “digli di stare buono”
    
    Io allo stesso modo le chiesi scusa, non volevo sembrare stronzo, ma era impossibile, lei ci piaceva troppo e nelle sue scelte Lui era autonomo, strinse la mano un attimo, mi sorrise e riprese a parlare con Cristina.
    
    Cercavo di non muovermi, per mantenere il piacevole contatto , i miei pensieri volavano
    
    Ordinammo altre birre questa volta Antonella la prese rossa e finendo la mia birra guardandomi mi disse: “mi piace sai ha un buon gusto, mi sembra un poco forte ma gradevole”
    
    Arrivò il cameriere, successe qualcosa, io stavo parlando con Dedo mi girai, vidi che Maury tolse un bicchiere dal vassoio sbilanciandolo i bicchieri rimasti sul vassoio si inclinarono paurosamente verso di noi scontrandosi e versando il loro contenuto in parte sul tavolo, in parte sul kilt di Antonella e in parte sui miei pantaloni, Antonella scattò in piedi, aiutandosi con la mano che aveva tra le mie gambe, facendomi emettere un suono che manifestava chiaramente il mio disappunto misto a dolore, mi chiese scusa scoppiando in una risata, il guaio era fatto, a quel punto decidemmo di terminare la serata e di ritornare a Modena
    
    Lo avevo detto, era metà dicembre quindi …….. stava nevicando, salimmo sul “pullman” stessi posti, un freddo cane, Antonella mi si strinse vicino, urlammo a Maury di accendere il riscaldamento e alla velocità della luce massimo trenta km orari ci avviammo verso il ritorno, dopo dieci minuti, il freddo non calava, il riscaldamento era rotto, ...
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