Ho lesbicato con la ragazza di mio figlio
Data: 02/12/2018,
Categorie:
Incesti
Autore: Marco Sala, Fonte: EroticiRacconti
... nonostante i sette anni di differenza, giocavamo e stavamo sempre insieme, da lì è nata una complicità che ci ha portate confidarci tutti i nostri piccoli segreti, compresa la nostra attrazione per le donne, anche se a lei piace molto di più il pisello ma, quando è con me però non disdegna una bella lesbicata. Quando l’hai conosciuta tu era si passata per trovarmi, ma anche per fare l’amore con me. Approfittiamo di questi momenti lontane da parenti e conoscenti per farlo senza destare sospetti.” Ecco svelato il mistero, adesso sei soddisfatta Lola?” “Si, ma non del tutto. In questi anni lo hai fatto solo con lei o hai avuto altre storie?” “Diciamo che ho avuto qualche avventura ma da contarsi sulle dita di una mano. In quinta superiore con una compagna di scuola durante una gita scolastica. Più che altro lei era “bicuriosa”. Poi in una vacanza a Riccione, con una vicina d’ombrellone. Decisi di prendermi qualche giorno di relax sola, senza genitori o amiche. Lei era separata con una figlia piccola, ed alloggiava nel mio stesso albergo. Lei molto più grande di me, approfittavamo di quando la piccola dormiva per trovarci nella mia camera. Accidenti se ci sapeva fare, mi faceva godere come una troia, per lei uomini o donne non facevano differenza. Poi una sveltina negli spogliatoi della palestra con una ragazza body builder. Aveva un fisico veramente muscoloso, non so se costruito tutto con il semplice allenamento o frutto di qualche aiutino chimico, fatto sta che aveva un ...
... clitoride grosso come il mio mignolo. Una sera, rimaste sole negli spogliatoi, mentre facevamo la doccia non potei non notarlo. Anche lei notò il mio interesse per il suo grilletto. Qualche attimo dopo, mentre eravamo sedute sulle panche ad asciugarci mi disse: E senza aspettare la mia risposta mi prese per la nuca e tirò la mia testa al suo pube. Non stetti a sindacare come sapeva o meno della mia passione per le donne, e non mi feci ripetere l’esortazione un’altra volta, mi attaccai a quello strano capezzolo e cominciai a succhiare e leccare, masturbandomi violentemente, finché non mi squirtò in bocca, godendo poi con lei.” Rimasi ad ascoltare fino alla fine i suoi racconti, ma non riuscivo a vedere in quella ragazza timida, compita, dai modi educati che avevo conosciuto nei primi mesi di convivenza, la Iris che stavo scoprendo ora. “Ed ora Lola, che dice se continuassimo questi discorsi in camera tua?” “Si.. Si.. forse è il caso.” Le risposi strizzandogli l’occhio. “Vai che ti raggiungo subito, vado un attimo in camera mia e sono da te.” Andai in camera ad attenderla, i fuseaux attillati che portavo mi accorsi che erano umidi all’altezza della patatina. I suoi racconti mi avevano fatta bagnare. Mi venne naturale accarezzarmi da sopra il tessuto mentre l’aspettavo. Dopo qualche minuto sentii bussare alla porta, era Iris, la educazione anche in quel momento era tale. “Vieni Iris, ti sto aspettando.” Quando lei entrò rimasi senza fiato. Legato ai fianchi aveva uno strap-on nero di ...