1. L’autostoppista


    Data: 29/11/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Mads19, Fonte: Annunci69

    ... nasconda, non vorrei che qualcuno ti vedesse in questo stato: sarebbe veramente imbarazzante! -
    
    La ripresi sulle spalle ed aprii il portellone posteriore della macchina. Alessia tentò di protestare, ma questo non fece altro che aumentare il mio stato di eccitazione; la afferrai per le gambe e per il busto, la posai dolcemente nel bagagliaio, la coprii con un telo e poi chiusi. Raccolsi infine il borsone, la pistola ed i proiettili, poi salii in macchina e ripartii.
    
    Continuai a percorrere la stradina di campagna che avevamo imboccato; ormai il sole stava tramontando, ma riuscii ad individuare in lontananza un vecchio casolare in stato di semi–abbandono. “Benissimo,” pensai, “è proprio quello che cercavo!”
    
    Arrivato davanti al casolare parcheggiai la macchina e mi assicurai che fosse davvero disabitato. Tutto intorno non si vedeva nessun segno di presenza umana. Presi una torcia elettrica che tenevo in auto e mi avvicinai al portone. Sembrava chiuso da anni, ma fu sufficiente un calcione ben assestato per farlo aprire. Mi trovai così in una grande stanza buia e polverosa, e aprii le finestre per far entrare l’ultima luce del giorno. La stanza era vuota, ma individuai in un angolo la rampa di scale che portava al piano superiore. Salii e mi trovai in un corridoio sul quale si affacciavano diverse stanze. In una di queste si trovava ancora un letto matrimoniale con un vecchio materasso polveroso. Perfetto, proprio quello che mi serviva!
    
    Tornai alla macchina ed aprii il ...
    ... bagagliaio. Quando Alessia mi vide ricominciò ad agitarsi e a mugolare. Legata e imbavagliata era ancora più bella…
    
    - Sta’ buona, che ora andiamo a divertirci! - le dissi, mentre controllavo che i nodi delle corde fossero sempre ben stretti. Poi la presi in braccio e me la caricai sulle spalle, portando anche il telo e la torcia elettrica. Mentre salivo le scale cominciai con la mano ad accarezzarle i glutei, restati in parte scoperti dagli shorts a causa di tutto il suo dimenarsi.
    
    - Che bel culetto sodo! - le dissi, baciandole la natica più vicina alla mia bocca. Un suo mugolio più deciso del solito mi fece capire che non doveva aver gradito molto il mio apprezzamento, ma la cosa non fece altro che eccitarmi ancora di più!
    
    Giunti nella stanza col letto, presi il telo, che era sufficientemente grande per coprire tutto il materasso, e ce lo distesi sopra, e ci feci sdraiare Alessia, con delicatezza. Accesi poi il neon della torcia elettrica, che era piuttosto potente, e la stanza si illuminò in modo più che soddisfacente.
    
    Tutto era pronto, ora non mi restava altro che divertirmi e soddisfare le mie voglie… la mia “bambola” era lì davanti, tutta per me, e nessuno mi avrebbe potuto disturbare…
    
    Quello che avvenne in seguito durante quella notte fa parte della mia sfera privata, e non è mia intenzione raccontarlo. Cosa è successo di preciso lo sappiamo solo io e, naturalmente, Alessia. Comunque sono sicuro che con un po’ di fantasia sarete in grado di capirlo anche ...
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