1. Io, moglie e mamma, non me lo sarei mai aspettato


    Data: 28/11/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Tradimenti Autore: 1945, Fonte: RaccontiMilu

    ... sentivo in colpa verso mio marito e non avevo il coraggio di dirgli dei miei “panini” con Enzo. Fu la settimana successiva che avemmo un primo contatto fisico. La mia forchetta stava cadendo dal tavolino ed ambedue allungammo il braccio per prenderla. Non prendemmo la forchetta ma le nostre mani si sovrapposero; provai un brivido che mi scosse. Anche lui doveva aver sentito qualcosa, me ne accorsi da come mi guardò. Ci fu un silenzioso impasse. Poi continuammo come nulla fosse successo, ma almeno io mi ero accorta che qualcosa fosse successo. Tornata in ufficio continuavo a pensare a quel momento ed un piacevole calore mi invadeva ; mi sembrava d’essere tornata ragazzina. La mattina dopo aspettavo una sua chiamata per il mezzogiorno, ma la chiamata non arrivò o meglio arrivò nel pomeriggio. Si scusò; per un improvviso impegno non aveva potuto chiamarmi e mi propose di passare a prendermi all’uscita di lavoro che mi avrebbe portata a casa lui. Era una cosa nuova e incautamente gli dissi subito di si e ci accordammo per l’ora, il posto era sempre lo stesso. All’ora prevista lo raggiunsi e salii in macchina, mi sentivo un’ ansia al petto come se potesse succedere qualcosa, ma no, non lo so spiegare, una ansia, punto. Un sorriso e mi raccontò della sua giornata chiedendo della mia. Mentre manovrava il cambio la sua mano toccò la mia gamba che era a vista, ma coperta dalle calze di nylon. Sentii lo stesso brivido provato il giorno prima alla mano e la nota sensazione di calore ...
    ... mi pervase. Non so cosa sentì o provò lui, so che mi accorsi che aveva modificato il percorso addentrandosi in una vietta senza circolazione di auto dove accostò al marciapiede. Non disse nulla e si volse a me. Allungandosi la sua testa e la sua bocca raggiunsero la mia testa e la mia bocca e ci fu il primo bacio. Fu un bacio intenso, lungo e possessivo. Ci scambiammo per lunghi minuti le nostre salive e non fermai la sua mano che si era addentrata sotto la gonna e da sopra le calze di nylon mi accarezzava l’interno coscia provocandomi brividi continui. Provò ad avanzare con la mano , ma le collant coprivano sopra le mutandine tutta la mie intime parti creando una barriera ai suoi intendimenti e tornò ad accarezzarmi l’interno coscia con brevi appoggi sulla mia “nascosta “ passera.; sotto sentivo un lago. Presa da suoi movimenti appoggiai la mano sui suoi jeans e toccai la sua eccitazione; sentii la presenza di una massa voluminosa che occupava buona parte del suo bacino . Poi fu come se improvvisamente ci risvegliassimo da un sogno e ci staccammo. La quiete dopo la tempesta. Nessuno di noi parlò. Rimise in moto e mi accompagnò a casa. Disse solo: ciao. Io ? Nulla. Immaginate quella sera cosa avevo nella testa: il subbuglio. Mi comportavo da perfetta moglie e mamma, ma dentro continuavo a ripensare a quel bacio. A farmi inconsciamente perdonare da mio marito provai a “toccarlo” per fare l’amore, ma non colse il messaggio. Mi svegliai più volte quella notte pensando a quanto ...
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