1. Io, moglie e mamma, non me lo sarei mai aspettato


    Data: 28/11/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Tradimenti Autore: 1945, Fonte: RaccontiMilu

    ... condito da buon mangiare e buon vino. Spesso al termine chi gradiva continuava la serata in discoteca ed ogni tanto andavo anch’io. Cambiavamo spesso location sino a che un venerdì andammo in una trattoria che era in un vecchio cascinale. In un semi grande locale circondato da mattoni e con un bellissimo camino c’erano due grandi tavoli apparecchiati. In uno ci sedemmo noi ed iniziammo a cenare un po’ curiose di sapere di chi avrebbe occupato l’altro tavolo. Una mezzora dopo giunse un gruppo di chiassosi ragazzi. Ad occhio e croce il più vecchio non arrivava a venticinque anni, ma quello che ci colpì fu il loro fisico. Anche loro furono stupiti nel vederci, non si aspettavano una tavolata di sole donne. Per farla breve, specialmente le più giovani di noi, guardavamo ed eravamo guardate e non passò tempo che si iniziasse a chiacchierare con loro. Capimmo il perché dei lori bei fisici. Erano giocatori pallanuotisti di una squadra importante della città ed una volta al mese, come noi, cenavano insieme; solo che loro era da quasi un anno che si recavano in quel locale mentre per noi era la prima volta. Quella sera nessuna di noi andò in discoteca. Rimanemmo li a chiacchierare in gruppetti misti allietandoci con prosecco e dolcetti della casa. Per me era una situazione nuova: trascorrere del tempo con dei ragazzi molto più giovani di me. Mi colpì, certo era legato al loro sport, che avessero tutti i capelli corti, nessuno aveva la barba e non “portavano” piercing o tatuaggi. ...
    ... Avevano i visi puliti e l’aria di bravi ragazzi. Fu una bella serata e ci lasciammo a tardi ora con il proposito di vederci un mese dopo. Della serata trascorsa non raccontai nulla a Mario per evitare stupide gelosie. Gli dissi le solite cose. Il mese trascorse e si avvicinava la data della cena; quasi all’unanimità votammo per tornare in quel locale. La sera della cena notai come l’abbigliamento delle partecipanti fosse più femminile del solito. Il mio? Io sono sempre femminile ed elegante. C’era una sotterranea euforia che serpeggiava tra noi che si tramutò in una festosa gioia quando loro, come al solito in ritardo, arrivarono nel locale. Non so chi ebbe l’idea , ma i tavoli furono messi in modo che tutti ci vedessimo e ci mischiammo uomini e donne. Non so se ci furono delle scelte, io non ne feci, comunque mi trovai tra un’amica ed un ragazzo. La mia amica si dedicò completamente al ragazzo al suo fianco ed io per non rimanere come una cucù chiacchierai con il ragazzo al mio fianco, Enzo. Ci raccontammo . Aveva ventidue anni, studiava ingegneria ed amava lo sport . Io gli raccontai la mia di situazione. Era un ragazzo simpatico, sveglio e pieno di interessi e pareva proprio un bravo ragazzo, di questo ebbi il modo di ricredermi. Notai come mi guardava . Non sono nata ieri e mi sentivo inorgoglita per aver attirato l’attenzione di quel ragazzo , sicuramente tra i più belli del gruppo. Alto un bel po’ più di me, spalle possenti in un fisico da nuotatore, occhi chiari e capelli ...
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