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Io, moglie e mamma, non me lo sarei mai aspettato
Data: 28/11/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Tradimenti Autore: 1945, Fonte: RaccontiMilu
... sacchetto avevo messo le scarpe con un tacco alto. Perché nessuno se ne avvedesse avevo messo una gonna in po’ più lunga che però mi fasciava il culo in modo divino che mi dava una fascino femminile ancor più accentuato . All’uscita d’ufficio mi sono fermata in un posto defilato per cambiare le scarpe che indossavo con quelle con il tacco più alto. In quelle poche centinaia di metri percorsi per raggiungere Enzo all’auto più uomini mi guardarono ammirati; mi sentii eccitata ancor più. Non appena entrai nell’auto vidi che non era affatto un bravo ragazzo, ma quasi me lo aspettavo. Nella mia incoscienza pensai che avesse per me lo stesso desiderio che avevo per lui. Avevo passato le ore con la vagina fradicia di umori al pensiero del tempo che avrei trascorso nel letto con lui. Entrai e ci demmo un veloce bacio e sorpresona mi accorsi che aveva il cazzo fuori dal pantalone , già in tiro, che sembrava mi aspettasse . Mi sollevò leggermente la gonna vedendo l’attacco del reggicalze e mi disse: fantastica. Mi fece un sorriso: ha voglia di te e si avviò. Mentre guidava portò la mia mano a cingere il cazzo . Avevo il suo uccello in mano e lo segavo lentamente mentre guidava verso la nostra alcova. Guardando la strada avanti mi disse : cagnetta puoi fare qualcosa di più; non ebbi bisogno d’altri suggerimenti mi chinai sul suo uccello e cominciai a giocarci con bocca e lingua. Lo leccavo come fosse un buon gelato e di tanto in tanto lo guardavo per vedere che effetto gli faceva . ...
... Aveva il viso tirato ,concentrato alla guida, nel timore di perdere il controllo del mezzo. Era una guerra per me; lo volevo stravolgere, volevo portarlo al limite senza farlo venire. Nella mia “malata” mente il suo seme doveva entrare tutto dentro me a rinfrescare la mia infiammata vagina. Più di una volta lo portai al limite fermandomi un attimo prima lasciandolo teso e insoddisfatto: eravamo quasi arrivati e sollevai il capo , mi guardò e disse : te la faccio pagare; non sapevo quanto avrei pagato. Non appena entrati nell’appartamento andammo in camera da letto. Si buttò a pesce sul letto dicendomi: fatti vedere. Sapevo cosa volesse e cosa si aspettava da me. L’essere” più grande” mi permetteva di capire le sue intenzioni . Con un “vecchio” ragazzo avevo già fatto quel gioco , ma allora ero giovane ed incosciente adesso ero adulta e moglie di un altro, ma tra noi c’era una tensione sessuale che mi avrebbe fatto fare qualsiasi cosa. Mi comportai come una modella porno e mi sono messa dove potesse vedermi bene. Mi tolsi con i giusti tempi la giacchetta ed a seguire gonna, che fece scivolare ai piedi, poi apri e tolsi la camicetta e su suo silenzio invito anche il reggiseno e poi le mutandine che avevo indossato sul reggicalze . No sapevo se continuare a togliermi gli ultimi intimi ; mi disse: basta così. Mentre mi spogliavo lui aveva estratto il cazzo dalla patta e si stava masturbando “seguendo “ le mie movenze Rimasi con reggicalze e calze. Mi fece girare bene verso lui per ...