1. Amo mio suocero.


    Data: 13/11/2025, Categorie: Incesti Tue Racconti Autore: pennabianca, Fonte: RaccontiErotici.top

    ... guardarci. Lui nudo, io con indosso solo il costume; mi avvicino un attimo a lui e lo fisso in silenzio. Sollevo una mano e sfioro il suo petto, poi scendo in basso e quando gli afferro il membro, lui per un attimo mi blocca.
    «Paola, fermati! Sei una bella donna e mi piaci molto, ma... è meglio che ti fermi!»
    Faccio un profondo respiro, sento le mutandine del costume completamente zuppe dei miei umori, poi mi giro e me ne vado. Entro in camera mia e mi masturbo furiosamente. Poi mi vesto velocemente, indossando una semplice gonna ed una t-shirt; quando torna Michele, andiamo a cena tutti e tre insieme, nel ristorante del villaggio; qui Michele, incontrati di nuovo i ragazzi con cui parlava la mattina, riprende a dialogare con loro, mentre quelli continuano a fissarmi; lui è molto infastidito dal fatto che io sorrido alle battute che fanno su di me. Finita la cena, inizia un’ennesima discussione dovuta alla sua gelosia e, anche in questo caso, mio suocero rimane muto. Tornati nel bungalow, chiedo a Michele come vorrebbe passare il resto della serata e la sua risposta mi offende moltissimo.
    «Tu resti qui dentro e non ti muovi per nessun motivo! Non voglio certo vederti fare ancora la puttana con quei ragazzi!»
     Sono veramente indispettita e contrariata; me ne torno in camera nostra e mi butto sul letto, incazzata nera. Sento la porta d'ingresso al bungalow che sbatte e, dopo esser rimasta un po' distesa sul letto, torno nel salotto ed accendo la tv. Sono furiosa e, dentro ...
    ... di me, decido di fargliela pagare. Guardo svogliatamente un po' di televisione, ma non trovo nulla di interessante, così, ancora abbastanza irritata, me ne torno a letto. Michele rientra più tardi ed ho l'impressione che sia ubriaco. Vorrebbe scopare con me, ma io lo rifiuto. Lui rimane un attimo a guardarmi, poi prova a prendermi con la forza e allora lo lascio fare restando passiva; sento che mi mette il membro dentro, ma si rende conto che io non reagisco e la sua rabbia monta ancor di più.
    «Cosa c'è che non va! Adesso non hai più voglia di scopare? Magari avresti preferito farti sbattere da quei ragazzi?» 
    Lo guardo negli occhi con espressione furiosa e non mi trattengo dal mollargli uno schiaffo sul viso.
    «Togliti immediatamente da sopra di me! Mi stai trattando come una puttana, cosa che non ho mai fatto, ma se insisti con questo tuo atteggiamento, ti giuro che, alla prima occasione, ti regalo tante di quelle corna che non riuscirai ad entrare nemmeno attraverso la porta di una cattedrale.»
    Lo spingo di lato, mi giro e mi metto a dormire. Il giorno dopo, lui cerca di scusarsi, ma io sono decisamente arrabbiata con lui e, anziché andare al mare, mi sdraio a prendere il sole in piscina, dove c'è pochissima gente, così la giornata scorre abbastanza tranquilla. Quando andiamo a pranzo, scambio con lui solo qualche parola; vedo che mio suocero ci osserva entrambi. Il pomeriggio me ne resto nel bungalow, perché fuori fa troppo caldo e, solo nel tardo pomeriggio, scendo in ...
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