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Amo mio suocero.
Data: 13/11/2025, Categorie: Incesti Tue Racconti Autore: pennabianca, Fonte: RaccontiErotici.top
Mi chiamo Paola, ho 25 anni, sono mora, dagli occhi verdi, un bel culetto sodo ed un seno di una quarta misura abbondante, che sfida le leggi di gravità, per quanto è alto e sodo. Da due anni sono sposata con Michele, con cui sono insieme da cinque anni: dopo tre anni di fidanzamento, ci siamo sposati. Michele è un bel ragazzo alto, moro come suo padre, ma a differenza di mio suocero, che è una persona sempre allegra e sorridente, Michele è un po' più serio, riflessivo e, soprattutto, da un po' di tempo anche terribilmente geloso. Devo riconoscere che, riguardo la sua gelosia, è anche un po' colpa mia, perché adoro sentirmi corteggiata ed ammirata dai maschi e, un paio di volte, sono stata anche sul punto di tradirlo, ma poi, all'ultimo momento, ho sempre rinunciato. Quest'anno, per la prima volta, siamo andati in vacanza insieme a Carlo, mio suocero, un cinquantenne dall'aspetto accattivante: alto, moro, occhi scuri, fisico robusto per niente grasso, vedovo dallo scorso anno e, per questo, Michele ha insistito perché trascorressimo le vacanze insieme. Appena arrivati nel villaggio prenotato, abbiamo preso possesso del nostro bungalow, che era dotato di due camere ed un solo bagno. Dopo aver aperto le nostre valigie e stavo sistemando le mie cose, Michele è andato a portare i nostri documenti alla reception e Carlo è andato a farsi una doccia. Uscendo dalla camera per andare in cucina, nel percorso del breve corridoio, son passata davanti al bagno e poiché la porta era solo ...
... parzialmente accostata, mi son fermata un attimo a guardar dentro ed ho visto Carlo nudo, che si stava asciugando i capelli. Son rimasta affascinata dal suo splendido fisico massiccio e tonico, ma quello che mi ha lasciato a bocca aperta è stato vedere che Carlo è munito di un cazzo mozzafiato. Grosso, lungo e, seppur in fase di riposo, era appoggiato sopra due palle enormi. Mi son bagnata le mutandine all'istante! Son rimasta un lungo istante a guardarlo e, d'un tratto, lui si è girato verso lo specchio e da lì, credo mi abbia visto; così imbarazzatissima per la vergogna, son corsa di nuovo in camera e mi son chiusa dentro; ho dovuto cambiarmi il perizoma che era completamente bagnato dai miei umori. Quando è tornato Michele, tutti e tre siamo usciti per andare a pranzo nel ristorante del villaggio. Ho dovuto superare un attimo di imbarazzo, allorché mi son trovata Carlo ancora davanti, ma lui non ha dato modo di rivangare ciò che era successo poco prima; il suo comportamento è stato quello di persona tranquilla e questo mi ha, in qualche modo, rincuorato. Abbiamo passato il resto del pomeriggio io e Michele insieme ad esplorare ogni angolo del villaggio, la spiaggia, a prenotare il nostro ombrellone, oltre le altre varie cose che si fanno, appena si inizia una vacanza; quando si è fatta ora di andare a cena, Carlo ha proposto di fare un piccolo giro nel paese adiacente al villaggio; io mi sentivo ancora eccitata per quello che avevo visto e così, in maniera civettuola, ho ...