1. La Preda


    Data: 14/02/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Lesbo Autore: Koss, Fonte: RaccontiMilu

    ... Alberto ne approfittò per cercare di capire chi poteva essere quella ragazza, aveva detto che era una donna in vista, almeno così le aveva riferito Mirella, ma per lui era una perfetta sconosciuta. – Bene, allora posso esporle le mie condizioni. – – L’ascolto – rispose laconico Alberto. – Sono una donna nota, per carità, non sono una diva, ma mio padre è un importante industriale e io sono la sua unica figlia, il mio nome vero lo conoscerà presto, ma per lei io sono e sarò sempre Anna. Questa avventura, così io la definisco, se andrà avanti, non la dovrà mai conoscere nessuno e nessuno dovrà mai sapere della mia vera identità. Mi creda ho i mezzi per assicurarmi che sia così. – Il tono era tranquillo e si vedeva che non intendeva minacciarlo, ma le parole erano inequivocabili e pesanti, mentre parlava guardava diritto negli occhi Alberto che era abbastanza frastornato ed iniziava ad arrabbiarsi. Lei invece proseguì abbastanza tranquilla. – Secondo. Durante i nostri incontri lei avrà molto potere su di me, ma sarà responsabile, oltre che della mia privacy anche della mia salute. I segni che eventualmente lascerà sul mio corpo dovranno sparire nel giro di qualche giorno. – Questo era già più accettabile – decise Alberto. – Terzo. Più in là le farò sapere se ai nostri incontri accetterò che partecipino altre persone, che comunque dovranno sempre essere a me gradite. Se questi incontri ci saranno, indosserò una mascherina per proteggere la mia identità. Per ora non lo desidero e ...
    ... comunque voglio prima vedere come funzioniamo noi due. – Era una limitazione seccante, ma ragionevole, quello che ad Alberto non piaceva era il tono con qui le formulava. Fossero state delle umili richieste o meglio ancora delle suppliche le avrebbe prese in considerazione con animo migliore. Iniziava a chiedersi, al di là dell’identità, chi era quella ragazza? – Quarto ed ultimo. Io sono una donna molto impegnata, lavoro ed ho un fidanzato, non ho quindi molto tempo da dedicarle. Diciamo due sere alla settimana e quando potrò un week-end, probabilmente una volta al mese. Come sappiamo lei ha una schiava e probabilmente altre donne, avrà quindi modo di non sentire la mia mancanza.- Sicura come una domatrice, pensò Alberto, ora era, oltre che incazzato, incuriosito ed eccitato, per il momento doveva stare al gioco di quella puttanella arrogante. – Mi chiamo Alberto Bianchi, ed è il mio vero nome. Le sue sono condizioni tutte accettabili, e se troveremo un accordo le rispetterò tutte, non ha niente da temere, ma anch’io ho le mie. – Lei non lo fece neanche terminare. – Le esponga, se sono ragionevoli le accetterò. – – Prima devo verificare se, condizioni a parte, lei è all’altezza dell’impegno. – Lei lo guardò con attenzione. – Mi dica. – Alberto si consentì una pausa, poi guardandola negli occhi cambiò registro e le disse: – vai in bagno, levati le mutandine e ritorna qui. – Anna arrossì e per la prima volta non lo guardò più direttamente. Mormorò un va bene, si alzò, prese la ...
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