1. Al Doppio Gusto, cucina privata


    Data: 21/11/2018, Categorie: Prime Esperienze Maturo Autore: giessestory, Fonte: xHamster

    ... indennità, fondi e un piccolo contributo della zia…- e le dedicò un sorriso smagliante e sincero. – Hai lavorato tanto, lo so, adesso godi un po’…
    
    Kate credette di aver le traveggole: nella busta c’era una card, un foglio piegato col PIN e un estratto conto. Il totale in fondo al foglio non permetteva errori di lettura, le erano appena stati accreditati 10.000 $, in una sola botta!
    
    La zia non tollerò alcuna rimostranza e neppure volle dare spiegazioni.
    
    - Vai, adesso, fatti un bel viaggio, rilassati e poi, a mente fredda, ci sentiremo, con calma.
    
    Nonostante il benservito a quattro zeri, Kate, ancora una volta ebbe la netta sensazione di essere messa alla porta senza spiegazioni…
    
    “Porca miseria!” Pensò, stringendo i pugni ma trattenendo la rabbia. “Qualcuno potrebbe dirmi, almeno una volta, in cosa ho sbagliato?”
    
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    Ecco: finalmente, fuori dal Terminal.
    
    Erano le 10 del mattino, un’ora accettabile per contattare sua zia, così iniziò a comporre il numero, mentre cercava di raggiungere l’area dove si faceva la fila per i Taxi. Non che si sentisse sperduta, le esperienze vertiginose dell’ultimo anno, le avevano dato la capacità di contare su se stessa senza lasciarsi prendere dal panico!
    
    - Miss Kate? – L’apostrofò qualcuno che, evidentemente, sapeva perfettamente chi era. Intanto una mano robusta, s’impossessava con determinazione del suo pesante trolley.
    
    – Segua pure me, prego.
    
    L’uomo era un bianco, elegantemente bardato in un abito scuro. Kate ...
    ... conosceva il “modello”: anche se non portava, sotto il braccio, il classico berretto, doveva essere un autista di limousine, se ne vedevano molti in giro per la City.
    
    - Ma… scusi, ma io… lei…
    
    - Non si preoccupi di nulla, miss Kate, mi manda sua zia, la signora Pam. – Con un sorriso di circostanza, le aprì la portiera di un’elegante ma attempata Volvo scura.
    
    Poco dopo, una Kate completamente disorientata, sedeva sull’ampio sedile di Alcantara bluette, ingoiata dal traffico dell’autostrada.
    
    Una volta rilassatasi, ripensò a com’era iniziata questa sua seconda trasferta americana.
    
    Dopo due mesi di vita monotona, dai nonni, si trovava sul punto di riprendere in mano i capi della sua esistenza italiana; ormai l’America sembrava sempre più lontana…
    
    Una sera, salendo in camera, scoprì che il vecchio cellulare di Pam lampeggiava nel buio. L’aveva lasciato lì, sotto carica, e poi dimenticato.
    
    Era arrivato un messaggio: “Contattami domani alle 18, ora italiana!”
    
    E adesso eccola lì; non che ci fosse tornata controvoglia, però aveva intenzione di parlar chiaro con Pamela, da donna a donna. Aveva passato quasi un anno, sballottata da un lavoro all’altro, senza capirci nulla… ora voleva la sua libertà di movimento. Era fermamente disposta a restituire persino la cifra che la zia le aveva versato.
    
    Ancora una volta, però, fu l’altra a stupire lei.
    
    La vettura infilò sicura una strada residenziale un po’ appartata, era nei pressi di Wall Street, il quartiere degli ...
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