1. Ritrovo fortuito


    Data: 18/11/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Racconti 69, Racconti Erotici, Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... infilati nella mischia. Io ho bisogno d’ammirare per bene lo spettacolo”.
    
    Detto e fatto, io mi spoglio in un istante con il cazzo arrogantemente eretto. Mi butterei con gli occhi chiusi nella baruffa per introdurre col cazzo uno qualsiasi di quei due incantevoli orifizi dinanzi agli occhi. Nunzia s’accorge della nostra presenza ed esclama:
    
    “Meno male, era ora che vi faceste avanti? Eravamo sazie”.
    
    Marieke molla l’appiglio si volta e guarda stupefatta il mio altezzoso cazzo ed esclama la sua meraviglia, adesso le due femmine sono ambedue distese supine, entrambe con le cosce spalancate e la fica bene in mostra. Si collocano un cuscino di sotto, mentre Nunzia interrompe il silenzio:
    
    “Dai Alfio, ti desideriamo a turno. Afferra prima Marieke, che tutta la serata m’ha di continuo confermato di quanto brama essere scopata da te”.
    
    Lo spettacolo che assisto m’inebria, quelle due fiche mi scompigliano le membra, mi scardinano l’intelletto, perché una è ricoperta con un bel nero scuro di peli del pube, l’altra dell’olandese è viceversa d’un biondo vivo. Nunzia ha attualmente i peli curati per indossare il tanga e lascia il ciuffo solamente sul monte di Venere, ben depilata lungo la parte interna delle cosce e intorno alla fica, mentre Marieke ha tutto un foltissimo e rado cespuglio biondo con la fessura aperta nel mezzo. In quella lanuta fessura io conficco la mia ansiosa virilità, a ben vedere non devo faticare, per sentirla gemere prima e poi gridare di piacere. Ho ...
    ... soltanto insistito decisamente per un minuto appena e lei ha già raggiunto l’orgasmo strepitando. Io sono perfettamente in grado d’assestarle diversi altri affondi ancora più veementi, mentre Marieke continua a sbraitare per il godimento. Mi sollevo uscendo con il cazzo teso al massimo dal ventre di Marieke, per spostarmi su Nunzia, che me lo tira dentro abbrancandomi con le gambe e con le braccia come per paura di perderlo:
    
    “Sì, dai, così scopami amore mio, chiavami tutta” – geme Nunzia, perché solamente la sua voce sensuale e appassionata sarebbe già bastata a eccitarmi, ma quella corporatura fantastica e il calore umido della fica che m’accoglie mi conduce all’empireo e ciò mi stimola, mentre le stringo le natiche fra le mani, a scoparla con ritmo forte e continuo, mandandola su di giri fino a sentire il suo orgasmo per poi fermarmi qualche istante in lei, quindi riprendere la cavalcata cercando di sborrare il più tardi possibile, per darle ancora una seconda ondata di poderose sensazioni.
    
    Io riesco a farla gridare con il secondo orgasmo, mentre al primo lei aveva soltanto gemuto forte. Finalmente sborro, spingendomi ancora più dentro contro l’utero colpendolo con gli ultimi focosi affondi, mentre le mie mani ora si comprimono in cerchio su quelle magnifiche tette. Ho effettuato uno sforzo di resistenza eccezionale e mi rovescio supino fra i corpi di quelle due femmine ingorde, riesco a scorgere Conraad che ci osserva entusiasmato e subito sento una bocca che mi succhia ...
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