1. La piccola sonia


    Data: 16/11/2018, Categorie: Etero Autore: ChicoChicoChico, Fonte: Annunci69

    ... spalle.
    
    "Magari, grazie" mi risponde, voltandosi e appoggiandomi la mano sul torace nudo. "Quanto ti manca Ale?"
    
    "Io ho finito, per oggi, tu come sei messa?"
    
    "Io aspettavo te...ci alleniamo?"
    
    "Ok...ti...cambi... in camera ok, io aspetto qua" le dico,
    
    "Resto così sai, non ho portato un cambio" mi risponde, alzandosi.
    
    Così ci dirigiamo nella camera da letto, dove ho, preventivamente, steso un tappettino sul pavimento.
    
    Cominciamo con gli addominali, a turno. Le tengo le caviglie ferme con le mani, mentre lei va su e giù con la schiena. Si è legata i capelli facendosi una coda alta, ma io non sto guardando quella...una spallina le e scesa e io non riesco a distogliere lo sguardo dalle sue piccole tette a punta, una sta per uscire dalla canottiera ma le ripetizioni finiscono. Quando tocca a me, Sonia preferisce tenermi le gambe ferme sedendosene sopra. Mi guarda con desiderio mentre salgo e scendo e col passare delle serie si è spostata sempre più verso di me, finchè, alla fine dell'esercizio, quando mi tengo alzato con le braccia, ho il suo viso a 10 centimetri dal mio, lei è praticamente seduta sul mio cazzo.
    
    "Qual è il prossimo esercizio?" mi chiede, sorridendo con malizia e facendo due balzelli, sbattendomi così la figa sul cazzo come mi stesse cavalcando"
    
    "Piccola, penso che sarebbe meglio tu andassi a casa" sbotto io
    
    "A casa? Sicuro? Guard..."
    
    "Si, a casa!" la interrompo "Ma ti sembra il caso? Hai meno della metà dei miei anni, come pensi ...
    ... finirà questa cosa? Sicuramente male e io ho già troppi problemi."
    
    "Non hai le palle perchè hai paura di fare brutta figura, Ale? E' così, no?"
    
    "Ho paura di fare una figura troppo bella cara, rispetto ai cazzi di merda coi quali sei andata tu, ragazzina, per poi trovarmi i tuoi genitori sotto casa perchè ho spezzato il cuore alla ragazzina di turn..."
    
    Mi blocco, Sonia mi ha infilato una mano dentro i pantaloncini, entrando dal basso, e mi sta tenendo il cazzo ben saldo nella mano. Quanto ho desiderato di vedere le sue piccole e curate mani, con le unghie sempre perfette, intente a procurarmi piacere. Ora, con il pollice, mi sta accarezzando il punto G, agevolata dal fatto che io ero, già, tutto bagnato.
    
    "Cosa vuoi da me, Sonia?"
    
    "Che mi scopi come una puttana, non so cosa significa. Usami come fai con le puttanelle della palestra, le ho sentite parlare di te, voglio essere la tua puttana, puoi farlo per me?, fammi diventare la tua puttana, Ale"
    
    Sonia sbianca quando torno dalla cucina con un coltello in mano, il terrore traspare dai suoi occhi mentre comincia a balbettare e io la prendo per la coda alzandola dal pavimento dove era rimasta seduta...
    
    "Così vuoi essere la mia puttana?" le dico mentre lei accenna a respingermi con le mani. Le tendo la canottiera col coltello dall'interno, tagliandola, poi poggio il coltello sul mobile della camera e con due mani gliela strappo e la lancio per terra.
    
    "Non è un problema se non hai cosa metterti per tornare dai ...
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