1. A mio marito piace esibirmi.


    Data: 11/10/2025, Categorie: Cuckold Tue Racconti Autore: pennabianca, Fonte: RaccontiErotici.top

    ... mi va di sapere cosa accade se il mio capo mi vede vestita così, da troia: come minimo me lo sbatte in bocca!»
    Lui mi ha guardato per un attimo in silenzio, poi la sua risposta mi ha inorgoglito non poco.
    «Va bene, accetto la scommessa: se vinci tu, io farò qualsiasi cosa vorrai, a tua scelta; ma, se vinco io, anche tu dovrai sottostare ai miei voleri, senza rifiutare! Se poi il tuo capo te lo infila in bocca o ti scopa, questo è affar tuo. Sei libera di decidere e fare come vuoi! Chissà, magari ci scappa anche un bell'aumento di stipendio!»
    Il lunedì mattina sono uscita per andare al lavoro trenta minuti dopo di lui, per non fargli vedere cosa avrò indossato. Decido di accettare la sfida e metto un top piuttosto carino, ma la stessa minigonna e calze nere, senza mutandine; cosi il mio capo avrebbe avuto a portata di mano la mia figa semi depilata. Non appena sono arrivata alla mia scrivania, Mauro era già lì e, appena mi ha visto, mi ha convocata nel suo ufficio, dicendo che aveva delle lettere da spedire. Così ho preso penna e blocco e l'ho seguito nel suo ufficio. Ho iniziato in modo molto professionale, a scrivere le lettere sotto sua dettatura, ma quando mi son spostata sulla sedia ed ho aperto un po' le gambe, solo per un secondo, lui si è bloccato e mi ha chiesto dov’era arrivato, avendo perso il filo. Non riusciva a ricordare cosa stesse dicendo ed ha dovuto chiedermi di rileggere quello che avevo scritto. Ho fatto fatica a trattenermi dal ridere e l'espressione ...
    ... sul suo viso era impagabile. Poi, finita la dettatura, sono andata alla mia scrivania ed ero già fradicia. Ho scritto le lettere e gliele le ho riportate, per farle firmare; il gioco mi stava eccitando al massimo. Mentre ero lì a guardargli firmare le lettere, ero di nuovo fradicia e, mentre mettevo da parte le lettere, mi ha chiesto di passare davanti alla sua scrivania, perché, a suo dire, c'era un errore di battitura, che voleva mostrarmi. Invero non c'era nessuna necessità che mi spostassi sul lato della sua scrivania, ma lui me l'ha chiesto ed io l'ho fatto; aveva ragione: avevo battuto per errore una lettera di una parola, quindi gli ho detto che l'avrei riscritta.
    «Aspetti, non se ne vada; vediamo se ci sono altri errori nelle altre lettere!»
    Mentre ero in piedi accanto a lui, la sua mano destra è scesa prima sulla sua gamba e, lentamente, si è mossa verso di me; poi è risalita lungo la mia. Mi aspettavo tutto ciò e son rimasta in silenzio; quando mi è arrivata al sedere, mi ha accarezzato delicatamente le chiappe; la cosa mi ha eccitato ancora di più! Poi, quando la sua mano è scesa a metà della mia gamba, sapevo che avrei dovuto fermarlo, ma, a quel punto, ero troppo eccitata per farlo e poi era quello che volevo. Ha preso a strofinarmi lentamente l'interno coscia, appena sopra il pizzo delle calze, poi si è spostato lentamente verso la figa bagnatissima. A quel punto, aveva messo da parte le lettere ed era intento ad esplorare la mia figa, ravanandomi con due dita ...
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