1. Lo zio infortunato.


    Data: 11/10/2025, Categorie: Gay / Bisex Tue Racconti Autore: pennabianca, Fonte: RaccontiErotici.top

    ... torno vicino a lui, che mi invita ad abbassare il lenzuolo, perché, dentro le mutande, è tutto lì il suo problema. Quasi senza rendermene conto abbasso il lenzuolo e vedo già che nelle sue mutande bianche c'è qualcosa di grosso, che preme per venir fuori. Abbasso l'indumento e mi trovo davanti alla faccia una bestia esagerata. Ha una sberla di oltre una ventina di centimetri, con uno spessore veramente notevole! La cappella è piccola, ma l'asta è lunga e ricoperta di grosse vene che la rendono ancor più importante. 
    «Vedi, Carlo, perché non posso chiedere a chiunque di darmi una mano? Dai, ti prego, fammi una sega. Ti prego, prendilo in mano: aiutami!»
    Resto veramente affascinato da quello splendido membro e, come un automa, lo stringo tra le mani, ma le mie dita nemmeno riescono a congiungersi. Lentamente inizio a fargli una sega e vedo che lui mi guarda contento. Mi sto eccitando. Mi rendo conto che è il più bel cazzo che abbia mai visto e questo mi porta veramente a stringerlo bene con la mano; ipnotizzato da quella splendida cappella, che vedo diventare sempre più lucida, la fisso, mentre sento che il mio cazzo si è indurito nei pantaloni e lui l'ha notato. 
    «Bravo, il mio nipotino! Sapevo di poter contare su di te! Vedo che questo ti eccita. Ti andrebbe di…»
    Senza finir di parlare solleva il braccio sinistro e lo appoggia sulla mia testa, facendo in modo di avvicinare la mia bocca al suo membro.
    «Scommetto che hai voglia di assaggiarlo; dai, che non c'è niente ...
    ... di male se ci passi sopra la lingua. Bagnalo un po', così scorre meglio!»
    Per un attimo resto indeciso, poi la curiosità è tale e tanta che, con la lingua, do un paio di scorse sulla cappella, vedendo che lui atteggia il viso ad una espressione di sollievo e contentezza; così, insiste ad imprimere una certa pressione con la mano sulla mia testa, fino a farmelo entrare in bocca. Lo faccio scivolare tra le labbra e cominciò a fargli un lento pompino; mi è subito chiaro quanto ne sia soddisfatto.
    «Che meraviglia! Hai delle belle labbra morbide! Bravo, succhiamelo per bene e cerca di leccarlo anche meglio: sei proprio bravo! Avevo intuito che questa cosa potesse piacerti. Dai, continua, che è davvero bello ciò che mi stai facendo.»
    Sto in piedi accanto al letto, piegato sul suo inguine e, d'un tratto sento la sua mano che mi accarezza il culo, da sopra i pantaloni. Me lo palpa molto bene, stringendo le chiappe con la sua mano e poi, mi suggerisce di allentare la cintura; eseguo anche questo suo ordine senza discutere e lui subito lascia scivolare la sua mano dietro, all'interno delle mie mutande e con un dito va a stuzzicare il mio buchetto.
    «Che bel buchetto stretto! Scommetto che sei ancora vergine, ma, intanto, è proprio bello come me lo stai pompando.»
    Sono fiero nel sentire che il mio lavoretto di bocca gli piace, così cerco di metterci più impegno; passo la mia lingua lungo tutta quella grossa colonna di carne e poi, dopo averla ben riempita di saliva, inizio a farla ...
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