1. Come gli antichi greci


    Data: 15/11/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Gabrihole, Fonte: RaccontiMilu

    ... venire!’. ‘Scusa’ gli risposi, ma non voglio più, adesso mi sento una merda… Mi rannicchiai sul letto, su di un fianco, voltandogli le spalle, e lui si mise dietro di me abbracciandomi e dicendomi: ‘non devi preoccuparti, non ti aspettavi che ti piacesse ed &egrave normale, anche perché sei uno dei pochi fortunati che alla loro prima volta provano l’orgasmo anale, c’&egrave gente che lo cerca per una vita e non lo trova’. ‘Non mi interessa!’ gli risposi, ‘adesso per colpa tua sono ufficialmente frocio!’ Mi accarezzò e mi disse: ‘I greci che si facevano inculare dal loro istruttore poi, una volta diventati grandi, smettevano di farlo e prendevano moglie, la figa ti piace?’ ‘Certo’ risposi. ‘E allora vedi?’ disse lui, ‘non sei frocio, ti piace divertirti, d’altra parte il corpo reagisce agli stimoli e questo &egrave uno stimolo piacevole, che male c’&egrave? Ci siamo divertiti fra amici, non ci siamo mica innamorati…’. Il senso di sporco, di vergogna, di colpa e di umiliazione che avevo provato pian piano stava svanendo, non so se sono state le sue parole o cosa, ma non mi sembrava più una cosa così sbagliata essere venuto mentre mi fotteva. Mi sentivo in debito verso di lui, l’avevo lasciato senza culo mentre stava per venire, allora gli dissi: ‘se vai a lavartelo provo a farti un pompino’ ma lui: ‘no, facciamo una cosa, ti metti a pancia in giù, mi siedo a cavalcioni sulle tue cosce, tu ti apri il culo con le mani mostrandomi il buco e io mi sego fino a sborrarci sopra’. ‘Va ...
    ... bene’ risposi, ‘ma promettimi che non mi inculi’. ‘Fidati!’ mi rassicurò lui. Mi distesi a pancia in giù sul letto con la faccia appoggiata di lato sul materasso dopo che avevo cacciato via il cuscino, allungai le mani lungo i fianchi, mi afferrai le natiche e le aprii per mostrargli l’ano che fino a pochi minuti prima stava sfondando, lui si sedette a cavalcioni sopra le mie cosce come accordato e cominciò a segarsi. Andò avanti per un po’ ma non veniva, così gli chiesi se qualcosa non andasse e mi rispose che l’aver interrotto la scopata prima, mentre era li li per venire, l’aveva come bloccato. ‘Vuoi che faccia io?’ gli chiesi. ‘No, se non posso venirti dentro voglio almeno sborrarci sopra, deve essere di buon auspicio per la nostra prima volta’. A quel punto ormai tutta la vergogna era passata ed io ero tornato esattamente la troia di prima, così gli dissi sfacciatamente: ‘vuoi incularmi in questa posizione?’. ‘Davvero me lo lasceresti fare?’ rispose lui meravigliato. ‘Io fossi in te non mi darei il tempo di ripensarci’ ribattei maliziosamente. Si distese sopra di me, appoggiò il suo cazzo al mio buco e lo spinse dentro senza troppi complimenti, io ebbi un sussulto perché parte del burro che avevamo usato per lubrificarlo era stato assorbito ed in più, sicuramente, il mio povero culetto era infiammato da prima. Feci un urlo e lui mi tappò la bocca con la mano, poi mi disse: ‘taci troia, non scappi più da qua, sei mia adesso, per i prossimi minuti sarai la mia femmina!’. ...