1. Come gli antichi greci


    Data: 15/11/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Gabrihole, Fonte: RaccontiMilu

    ... se lo era non potevo lasciarmela scappare così cercai di andare avanti nel discorso finché mi disse: ‘non lo dirai a nessuno, vero?’. Io: ‘ma no, &egrave una cosa che sappiamo solo noi, scherzi?! anzi sai cosa ti dico? Che questi antichi greci cominciano a interessare anche a me, immagina io e te a quei tempi, io il tuo allievo e tu il mio istruttore’. ‘Ti saresti fatto inculare da me?’ mi chiese. ‘Beh, avrei pensato che se mi tocca mi tocca, chi sono io per rompere una tradizione?’ risposi ridacchiando. Riprendemmo a guardare il documentario che adesso mi interessava parecchio più di prima, una volta finito e tolta la cassetta dal vhs mi disse: ‘che vuoi fare? Usciamo?’. ‘Perché invece non mi inculturi un po’?’ gli risposi con una risata a metà fra l’isterico e l’imbarazzato. ‘Davvero lo faresti?’ rispose lui con gli occhi che gli brillavano. ‘Beh, se rimane il nostro segreto perché no?’ risposi io. Mi prese per mano e mi tirò quasi correndo in camera sua, si spogliò in un secondo e mi ordinò di fare altrettanto, io obbedii e una volta nudi uno davanti all’altro non sapevamo cosa fare… l’imbarazzo era tanto, nessuno dei due prendeva l’iniziativa finché io salii a gattoni sul letto e gli dissi: ‘fai quello che va fatto, maestro’. Si mise a ridere e mi disse: ‘ma sei pazzo? Così ti farei male, ho letto molto anche su questo argomento che non riguarda i greci, però &egrave sempre una cosa che mi interessa, dovremmo iniziare con un po’ di sesso orale se non ti fa schifo, ...
    ... siediti sul letto, dai!’. Mi spostai da quella posa che, me ne rendevo conto, mi aveva messo in ridicolo davanti a lui, mi sedetti sul letto e lui si mise davanti a me, in piedi, il suo cazzo era già durissimo e all’altezza della mia faccia. ‘Non devi succhiarlo subito, giocaci un po’, prendici confidenza, quando sarai pronto apri la bocca’. Gli diedi ascolto, presi in mano il suo cazzo mentre con l’altra gli accarezzavo le palle, a momenti lo segavo, altri lo scappellavo e lo ammiravo, mentre lo facevo mi diceva: ‘ci pensi? Fra non molto sarà dentro di te’. Dopo un po’ mi venne spontaneo iniziare ad aprire la bocca ed assaggiare quella meraviglia, dapprima lo leccai furtivamente, gli diedi qualche bacetto, e di li a poco me lo misi quasi in gola. Mi eccitava molto la cosa, stavo facendo un pompino, mi sentivo troia ed ero sicuro che se mi fosse venuto in bocca avrei bevuto tutto il suo seme. Dopo un po’ mi disse: ‘bene, direi che &egrave il momento, sei pronto?’ ‘Credo di si’ risposi io con voce un po’ tremolante. Mi rimisi nuovamente nella posizione di prima, a gattoni sul letto, ma lui si mise a ridere ed esclamò: ‘hai proprio il chiodo fisso! Se non l’hai mai fatto quella posizione non va bene, fidati di me, stenditi su un fianco, io mi metterò dietro di te e cercherò di penetrarti, se ti farà male potrai scappare in avanti e prenderti il tempo per rilassarti’. ‘Ma io me l’ero sempre immaginato così’ risposi. ‘Per farlo così devo prima allargartelo con le dita, te la senti?’ ...
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