Il figlio dell'onorevole.
Data: 04/08/2025,
Categorie:
Tradimenti
Tue Racconti
Autore: pennabianca, Fonte: RaccontiErotici.top
... tutto! Mi son fatta una bella doccia, rilassante, poi ho indossato un completo intimo di quelli pregiati: un bel reggiseno di pizzo nero con sotto un perizoma molto sgambato che, dietro, è subito sparito fra le natiche. Quando mi son guardata allo specchio, ho capito che, in qualche modo, avevo già deciso. Una gonna al ginocchio, ampia e leggera, e sopra una camicetta di seta nera. Calze nere autoreggenti e scarpe non troppo alte. Puntuale, alle 12.00, sono entrata nell'ufficio e mi sono accomodata. Solo il fatto di esser ricevuta da un tizio, che è un vero pezzo da 90 della politica nazionale, mi faceva tremare un po’ le gambe. Lui arrivò subito dopo, scusandosi per avermi fatta aspettare.
«Tu devi esser Matilde: Concetta mi ha parlato di te. La segretaria doveva andar via per cui ha dovuto darle delle disposizioni per il pomeriggio.»
Mi son trovata davanti un bell’uomo sui 55 anni. Alto, imponente, anche più di quello che sembrava, visto in tv. Capelli bianchi corti, occhi scuri e profondi, un fisico davvero bello. Mi ha fatto accomodare davanti alla sua scrivania.
«Concetta mi ha detto che hai un bel problema. In genere non mi occupo di queste cose, le lascio alla mia segretaria; ma, con la nipote di Concetta, non potevo esimermi dal prender il toro per le corna.»
Il tono della voce pacato, sereno, mi ha alquanto tranquillizzata. Ho iniziato a parlare del mio problema, ma ero incerta, titubante; lui mi guardava pensoso l'onorevole. Ho abbassato lo sguardo, quasi ...
... incapace di esprimermi, e lui mi ha aiutata.
«Non ti preoccupare, dimmi con parole tue, cosa ti servirebbe da me. Rilassati e non ti emozionare: son un uomo come tanti.»
Ho fatto un profondo respiro e gli ho spiegato la mia difficoltà a trovare una cattedra che non fosse dall’altra parte del mondo. Lui si era posizionato dietro di me e, quando ho finito di parlare, ho sentito le sue mani sopra le mie spalle. Si è abbassato e mi ha parlato da dietro.
«Concetta è stata la mia segretaria personale, fin quando non sono stato eletto a Roma. Se lei mi chiede un favore per te, deve averti detto il prezzo da pagare, quindi, dimmi se sei disponibile in questo.»
Mi son girata ed i nostri occhi si sono incrociati.
«Sì, son disposta a pagare qualunque prezzo ci sia da pagare.»
Mi son alzata e contemporaneamente lui mi ha afferrato da dietro, mi ha baciato sul collo. Ho sentito il suo corpo premere contro il mio ed un bel pacco duro premere sul mio culetto. Mi son girata e, prima di baciarlo, gli ho fatto una domanda.
«Ma è sicuro che nessuno ci vede? Sa, non vorrei crearle problemi.»
Lui mi ha sorriso maliziosamente e poi ha annuito, facendomi capire che nessuno ci avrebbe visti o sentiti. L’ho baciato e la sua lingua si è infilata di prepotenza dentro la mia bocca. Ho sentito le sue mani sul mio corpo e poi è sceso in basso: la sua mano ha preso ad esplorare le mie parti intime. Ho aperto le gambe per agevolarlo: ora ero io stessa a volerlo. Ha insinuato un dito fra le labbra della ...