1. Un gioco a tre con il prete.


    Data: 24/07/2025, Categorie: Cuckold Tue Racconti Autore: pennabianca, Fonte: RaccontiErotici.top

    ... integrità morale e, per questo, ho avuto qualche sbandamento sia per il mio che per il comportamento del parroco, quando, durante l’interminabile viaggio, gli sguardi miei e quelli di don Paolo si sono incrociati con troppa insistenza. Ero intrigata, eccitata e, nello stesso tempo, temevo che i miei compagni di viaggio si accorgessero del nostro continuo scambio di occhiate. Non volevo certo suscitare il malignare di qualcuna delle mie compaesane, che magari non aspettavano altro che poter spettegolare su di me, come donna e moglie irreprensibile! Mi chiedevo, dentro di me, quale fosse la motivazione di questo suo continuo insistente occhieggiare, con aggiunti sorrisi maliziosi. La cosa strana era che questa cosa eccitava anche me. Dopo un momento di grande imbarazzo, ho cominciato a ricambiare i suoi sorrisi ed i suoi sguardi ammiccanti e, silenziosamente ho cominciato a vedere nel parroco la vera natura di maschio. Un bel maschio dal fisico prestante, che emanava un fascino particolare. Giunti a destinazione, la giornata si è rivelata veramente per quello che era, molto stancante ed impegnativa. In più di un'occasione, lui è ricorso alla mia collaborazione e, in un certo modo, mi sentivo lusingata per il fatto che ero considerata indispensabile per lui, che ricorreva a me anche per cose quanto mai banali. Mi sentivo molto lusingata da tutto questo e, nello stesso tempo, lo ricambiamo sempre con disponibilità e sorriso sulle labbra, notando che questo gratificava anche ...
    ... lui. Passare l'intera giornata gomito a gomito, mi ha fatto estremamente piacere e, quando finito il pellegrinaggio ci siamo recati in albergo, è stato proprio lui che si è incaricato di distribuire le chiavi di tutte le camere che erano state prenotate e, quando mi ha consegnato la mia, che è stata praticamente l'ultima, ho notato che era quella adiacente alla sua. Ha proprio evidenziato il numero della sua, mettendola accanto alla mia. Eravamo rimasti ultimi e, mentre firmavo il registro, lui tenuto ad evidenziare questo aspetto. 
    «Grazie Maria per la insperata collaborazione che mi stai offrendo. Siamo rimasti solo noi due e le nostre camere si trovano all'ultimo piano!» 
    Mentre parlava mi ha guardato intensamente negli occhi e, per un lungo istante, siamo rimasti a fissarci in silenzio. Siamo saliti in ascensore ed io sono entrata in camera mia; prima di chiudere la porta, mi son voltata e lui mi ha ancora guardato dalla soglia della sua, sorridendo. Sono entrata in camera e mi sentivo assalita da uno stato di forte agitazione. Ero indecisa su cosa fare. Immediatamente, la prima cosa che ho fatto è stata quella di spogliarmi e farmi una rapidissima doccia; poi ho indossato un paio di mutandine semplici, un reggiseno ed una vestaglia leggera, tenuta chiusa sul davanti da numerosi bottoni, ma io ne ho allacciati solo cinque. Ho fatto un profondo respiro prima di uscire dalla mia camera, perché, dentro di me, era in atto una vera e propria battaglia, in quanto sapevo già di ...
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