1. Un gioco a tre con il prete.


    Data: 24/07/2025, Categorie: Cuckold Tue Racconti Autore: pennabianca, Fonte: RaccontiErotici.top


    Mi chiamo Maria, ho 33 anni, sono di media statura, mora, occhi scuri, fisico assolutamente normale, il seno non troppo grosso, a stento riempie una terza misura ed il resto del corpo è ben modellato, nonostante una gravidanza avuta otto anni fa. Sono sposata da dieci con Antonio, un uomo tranquillo e pacato, che ha 35 anni, e con lui ho messo al mondo un bel ragazzino di nome Luca, che oggi ha otto anni. Vivo in un paesino non troppo grande, dove ci conosciamo un po' tutti e, avendo avuto come zio un canonico, sono sempre stata una fervente credente, partecipando a tutte le iniziative della parrocchia. Da circa un anno, al posto di mio zio, è venuto un nuovo parroco. Si chiama Don Paolo, ha 45 anni ed è un bell'uomo, abbastanza prestante, capelli brizzolati ed occhi scuri. Fin da subito si è ben inserito nella comunità ed è ben voluto da tutti, perché, in qualunque occasione si trovi, non si trattiene dal rimboccarsi le maniche ed aiutare in qualunque lavoro, sia che si tratti di lavori di campagna che di altro, come quando ha nevicato e si è messo insieme a tutti gli altri a spalare la neve, per pulire le strade e renderle più sicure per i paesani. Con una persona così, è facile andare d'accordo e trovarsi subito in sintonia. Lo apprezza molto anche Antonio, mio marito, che di professione fa il meccanico e in paese è l'unico a gestire anche un distributore di carburante, che si trova lungo la via principale. Siamo una famiglia normale, senza grilli per la testa o cose ...
    ... strane, ci dedichiamo molto al lavoro ed alla comunità. Io sono impiegata presso l'ufficio postale, quindi in paese conosco tutti e tutti mi apprezzano per la mia serietà e disponibilità. In occasione di una gita per un pellegrinaggio presso un santuario abbastanza distante, Don Paolo ha organizzato tutto il viaggio, facendo sì che l'intero evento è durato due giorni, perché, tra il viaggio di andata ed il pellegrinaggio vero e proprio, farlo in un giorno solo sarebbe stato troppo massacrante; così siamo partiti e, durante il viaggio, mi son accorta che Don Paolo, l’amato parroco del paese, continuava a fissarmi con una certa insistenza: non era mai successo prima. Ho partecipato all'organizzazione del viaggio e, tra noi, c’era stata una perfetta collaborazione, senza secondi fini. Ora, il ripetersi, a bordo del pullman, di questo continuo lancio di occhiate maliziose, ha cominciato a stuzzicarmi un po', fino a far vacillare la mia incrollabile fede coniugale. Sono ritenuta da tutti una donna impegnata sia nel privato che nel sociale, madre esemplare, che non teme di mostrare forti sentimenti religiosi. Anzi, ne vado fiera. Sono molto osservante e partecipo con gioia a tutte le iniziative della mia comunità parrocchiale; ora, però, mi trovavo ad esser intrigata dai continui sguardi del "don", che non mi disturbavano più di tanto, perché era una cosa cui non ero abituata e, anzi, mi solleticavano nella mia femminilità. All'interno della mia parrocchia, sono rispettata per la mia ...
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