Escort e gigolò! seconda parte
Data: 19/07/2025,
Categorie:
Tue Racconti
Autore: pennabianca, Fonte: RaccontiErotici.top
... lui e le contrazioni del tuo membro che mi fanno capire che gli sta riversando nel culo una copiosa sborrata; quasi nello stesso momento, Moreno riempie la mia bocca, mentre io sono scossa da un orgasmo che gli regala una ingente quantità di miele, che lecca come un ingordo. Per qualche istante rimaniamo tutti immobili, assaporando ciascuno il proprio piacere, poi, quando mio padre si sfila, allungo il collo oltre le gambe di mio fratello e vedo il suo culetto: è ben aperto e da esso cola un bel rivolo di crema bianca, che vado a leccare. Moreno mi lascia raccogliere un po' della sborra di mio padre, poi si alza e va in camera sua; poco dopo torna e ci mostra un cuneo piantato nel culo, con un gioiello attaccato sopra.
«Ho messo il gioiello, così, per oggi, mi resterà il culo aperto! Sorellina ne voglio regalare uno anche a te, perché ti sarà molto utile quando dovrai incontrare delle persone che hanno il cazzo grosso; avere il culo ben aperto è già metà del piacere!»
Papà sorride, si alza dal letto ed apre l'armadio su un lato dove gli sportelli erano sempre chiusi a chiave.
«Elena, vieni qui. Dentro questi cassetti, troverai tanta roba di tua madre che, di sicuro, ti sta bene.»
Quando apre il cassetto, vedo che è pieno di mutandine, perizomi bellissimi e tante altre piccole cose, tra cui alcuni oggetti che, per un attimo, devo farmi un'idea di a cosa potrebbero servire; visto che sono rimasta un po' stupita, è papà ad illustrarmi l'utilizzo di alcuni dildi, una ...
... mutandina con uno strap-on e poi una scatoletta, al cui interno vi sono tre cunei di diverse dimensioni, con tanto di gioiello attaccato sopra.
«Questi erano i preferiti di tua madre! A volte, anche se non doveva incontrare nessuno, le piaceva andare in ufficio con uno di questi piantati nel culo, perché, qualche volta, si sentiva più troia del solito.»
Osservo tutte quelle cose affascinata, abbraccio e bacio mio padre.
«Grazie, papà! Indosserò anch'io queste cose e, spero di diventare una troia esperta come lei! Ma: come è nata questa… voglio dire: come avete cominciato…?»
Ci mettiamo tutti e tre seduti sul letto, con accanto nostro padre che sta al centro e lui, con una voce un po' malinconica, ci racconta la loro storia.
«Io e tua madre ci siamo conosciuti molto giovani; avevamo circa vent’anni. Un sabato sera, sono entrato in un bar e l'ho vista seduta sopra uno sgabello, con le cosce in bella mostra. Già da qualche tempo, mi divertivo a rimorchiare qualche bella tardona, quelle che oggi sono definite Milf, perché avevo scoperto il piacere di farmi pagare per andare a letto con loro. Tua madre era giovane e, tutto sembrava, tranne una milf. Seduta in quel bar, sembrava una che aveva soldi da spendere, così mi son avvicinato ed ho iniziato a stuzzicarla. Ero vestito in maniera molto elegante e potevo dar l'impressione di essere un giovane rampollo a caccia di fica; mentre ero convinto di poter rimorchiare lei, lei era altrettanto convinta di rimorchiare me e, dopo aver fatto ...