Adesso voglio la mia parte!
Data: 19/07/2025,
Categorie:
Incesti
Tue Racconti
Autore: pennabianca, Fonte: RaccontiErotici.top
... l'ascensore e sono salita al quinto piano. Erano già le 18:00 passate e la sua segretaria se ne era già andata, così mi son avvicinata alla porta e, mentre stavo per entrare nel suo ufficio, ho sentito la voce di Fausto provenire dall'interno. Mi chiedo cosa stia facendo mio marito nello studio di mio padre! Mi avvicino e guardo attraverso lo spiraglio della porta e lo vedo che è in piedi, davanti a lui. I due si guardano in faccia e poi, d'un tratto, si baciano. Resto sbalordita per quello che vedo. Limonano come due fidanzati e poi, quando si staccano, Fausto lo guarda e pronuncia alcune parole che mi lasciano basita.
«E va bene, hai vinto tu! È vero sono innamorato di te! Ho voglia di esser scopato da te! Non posso fare a meno del tuo cazzo!»
Sento il respiro morire nella mia gola e il cuore fermarsi e, dopo avergli aperto la patta dei pantaloni, tira fuori quella splendida verga che avevo già ammirato in passato e comincia a fargli un portentoso pompino. Sono pervasa da sensazioni contrastanti: avverto la rabbia per quello che vedo e per il fatto che lui mi stia tradendo con mio padre; ma, nello stesso tempo, una strana sensazione mi provoca un brivido lungo la schiena, scende in basso e, improvvisamente, sento le mie mutandine bagnarsi all'inverosimile. Mi rendo conto che sto guardando il membro dell'uomo che mi ha dato la vita, che ora viene succhiato in maniera superlativa da mio marito?! Provo un senso di invidia, mentre, senza neanche rendermene conto, ho ...
... infilato la mano sotto la gonna e le mie dita son passate oltre l'elastico delle mutandine e mi sto accarezzando la fica, mentre guardo mio marito che si sta godendo quella meraviglia della natura. Dentro di me devo riconoscere che mio marito sa fare i pompini! Non deve esser la prima volta che prende un cazzo in bocca, perché vedo che fa scorrere bene la lingua lungo tutta quell'asta, gli accarezza le palle e, dopo averlo coperto di saliva, se lo infila giù per la gola, senza subire alcun conato di vomito! Le mie dita stanno titillando il mio bottoncino e mi mordo le labbra, continuando a leccarle, immaginando di averle appoggiate sopra quella verga superba. Mio padre gode come un porco nel farsi succhiare il cazzo da Fausto.
«Lo sapevo che eri una puttanella! Lo sapevo che saresti venuto di nuovo a cercare il mio cazzo! Sei una troia! Una bocchinara come non ce n'è un'altra sulla faccia della terra!»
Anche Fausto godeva nel pompare quel cazzo.
«Sì, è vero! Sono diventata la tua puttana! Tu lo sapevi benissimo che non avrei più fatto a meno del tuo cazzo! Da quella volta che ti ho fatto quel pompino, ho sognato sempre di avere il tuo cazzo in bocca! Dai, scopami che ti voglio dentro!»
Mentre stava succhiando il cazzo a mio padre, ho visto che si era già slacciato i pantaloni; teneva il suo in mano e se lo segava lentamente. Si è sollevato, ha abbassato completamente i pantaloni fino alle caviglie e poi si è appoggiato alla scrivania; ho visto mio padre che si è inginocchiato ...